calder alexander
Dizionario Arte

Calder Alexander . Scultore e pittore americano

Calder Alexander. Scultore e pittore americano, noto per aver introdotto elementi mobili nelle sue sculture denominate *mobile, quindi come uno dei pionieri dell’arte cinetica. Suo nonno Alexander Milne Calder (1846-1923) e suo padre Alexander Stirling Calder (1870-1945) furono scultori, tuttavia egli cominciò a interessarsi all’arte solo nel 1922, dopo gli studi di ingegneria meccanica.

Calder Alexander

Dal 1923 al 1926 studiò presso la Art Students League di New York, con insegnanti come Luks e Sloan. Calder giocava con i suoi compagni di studi a eseguire rapidi schizzi di persone nelle strade e nella metropolitana e si distinse per la capacità di trasmettere movimento attraverso un’unica linea non spezzata.

Poi passò a produrre sculture di filo metallico che rappresentavano essenzialmente un disegno di linee nello spazio; le prime, create durante una visita a Parigi nel 1926, erano figure divertenti e ludiche con soggetti animali, ma produsse con la stessa tecnica anche opere molto più grandi, come il gruppo Romolo e Remo (1928, Guggenheim Museum, New York), nella quale è rappresentato un lupo lungo circa tre metri.

La prima mostra di queste opere

La prima mostra di queste opere si tenne a New York nel 1928. Da quel momento Calder si divise tra gli Stati Uniti e la Francia, dove entrò in contatto con artisti molto importanti come Miró, che divenne l’amico di una vita.

Nel 1931 si unì al gruppo Abstraction-Création e nello stesso anno produsse la sua prima costruzione in movimento non figurativa. Marcel Duchamp battezzò questo tipo di opere col nome mobiles e Arp suggerì stabiles per le opere non cinetiche.

Le prime opere mobili erano attivate manualmente o tramite un motore elettrico, ma nel 1934 Calder cominciò a lavorare alle opere senza motore per le quali è maggiormente conosciuto.

Solitamente costruite tramite forme di latta dipinte e sospese a sottili fili e corde, queste erano estremamente leggere per poter essere mosse dai più lievi movimenti dell’aria. L’autore stesso le definì “disegni a quattro dimensioni” e in una lettera scritta a Duchamp nel 1932 espresse il suo desiderio di realizzare dei “Mondrian in movimento”.

Infatti era rimasto profondamente impressionato dopo una visita a Mondrian nel 1930 e aveva quindi immaginato di poter dare movimento alle geometrie astratte dell’artista.

Tuttavia i due avevano personalità molto diverse: il gusto di Calder per l’ironia e il fantastico, che risulta evidente nelle sue opere di grande dimensione, stava esattamente all’opposto della serietà messianica di Mondrian. In ogni caso, nonostante l’ironia, Calder contribuì in modo decisivo allo sviluppo dell’arte cinetica.

“Fu il primo scultore, europeo

Nel giardino della fondazione Bayler: Alexander Calder, The Tree, 1966, et Ellsworth Kelly, White Curves, 2001. Ph. Mark Niedermann

“Fu il primo scultore, europeo o americano, a esplorare in modo così preciso le implicazioni del movimento… il primo a procedere e scommettere sull’alterazione delle forme nelle sue opere.

Nessun altro americano ha contribuito in modo così fondamentale al progresso dell’arte contemporanea” (Matthew Baigell, A Concise History of American Painting and Sculture, 1984) . Dopo essersi aggiudicato il primo premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1952, Calder ricevette numerose commissioni pubbliche.

Alcune tra le ultime opere sono estremamente grandi: la scultura sospesa a motore Red, Black and Blue (1967) presso l’aeroporto di Dallas, misura 14 metri in larghezza. Si cimentò anche con altre tecniche, dipingendo molto a *gouache e disegnando coperte e arazzi.

Nascita: Lawnton 22-07-1898; Morte: New York 11-11- 1976

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!