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Calenda dopo le elezioni comunali: “via al terzo polo” ma i voti ancora non ci sono

Elezioni comunali 2022: Carlo Calenda ripropone il “terzo polo” centrista o “l’area Draghi” per il 2023 ma i voti sono ancora pochi. No all’alleanza col PD se non in Lombardia

Il giorno dopo le elezioni amministrative Carlo Calenda torna a parlare del cosiddetto “terzo polo” formato dal suo partito Azione e da Più Europa. È una novità reale ed evidente nelle quattro città (Palermo, L’Aquila, Parma e Catanzaro)  in cui si sono presentati assieme, ma a livello nazionale mancano ancora i voti.

Calenda e le elezioni

Oltre al crollo di Lega e Movimento 5 Stelle, la vera novità di questa tornata elettorale è la creazione (ancora in poche città) di un “terzo” polo centrista dell’area Draghi a guida Calenda (Azione) e Più Europa. Il leader di Azione ne è convinto:

“Io penso che il Pd abbia una sua strada che è quella dell’alleanza con il M5S alle prossime elezioni politiche. Questa strada preclude, e lo sa bene, ogni tipo di alleanza. Quindi, ci saranno tre poli: il polo con Pd-5Stelle, quello che costruiranno Azione, +Europa e le liste civiche – diciamo l’area Draghi anche se non mi piace il termine – e dall’altro lato ci sarà la destra sovranista”, ha commentato Calenda all’inaugurazione della nuova sede milanese di Azione.

Anche il leader di +Europa, Benedetto Della Vedova, è dello stesso avviso: “noi abbiamo proposto la federazione fra Azione e Più Europa, a Palermo e a L’Aquila abbiamo sostenuto candidati che da soli si collocano fra il 15 e il 20%. È un segnale importante: dove il Pd sceglie l’alleanza con il M5s, noi costruiamo uno spazio europeista e liberaldemocratico con risultati positivi”.

Matteo Renzi

Il no al PD; In Lombardia via al dialogo.

Calenda su Twitter  risponde una volta per tutte che non è disponibile a far parte di nessun campo largo né con i 5 stelle né con il PD di Letta.

Ciononostante, ha proposto un‘iniziativa “pragmatica”, riformista e progressista che possa andare andare bene al PD in vista delle elezioni regionali Lombardia 2023: “C’è un nome che è perfetto per tenere insieme un campo riformista e progressista che si chiama Carlo Cottarelli.

Ha lavorato per noi al programma per l’Italia ed è nelle Agorà democratiche. Se Letta vuole fare veramente un lavoro di alleanza, lo facciamo in Lombardia, tanto qui il M5S non c’è più”.

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Editor: Lorenzo Bossola 

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