jacques callot
Dizionario Arte

Callot, Jacques

Jacques Callot

Incisore e disegnatore francese. Trascorse gran parte della vita a Nancy (ai tempi capitale del ducato indipendente di Lorena), tuttavia agli esordi lavorò in Italia, dal 1611 al 1621 circa, inizialmente a Roma ma poi principalmente a Firenze. Il suo maggiore committente fu il granduca Cosimo II de’ Medici; solo alla morte prematura di lui Callot ritornò a Nancy. Cosimo amava molto i festeggiamenti, e spesso le sue commissioni a Callot comprendevano scenografie per feste e cerimonie, alcune su grande scala raffiguranti folti gruppi di persone. Fra i suoi numerosi altri soggetti comparivano mendicanti e personaggi della commedia dell’arte. Callot fu capace di fondere la componente fantastica con le esagerazioni sofisticate del tardo manierismo attraverso l’osservazione acuta e divertita della vita reale, creando così uno stile assai personale. Per alcuni aspetti egli può essere considerato vicino a Bellange, anche lui attivo a Nancy, ma più di lui ebbe una maniera realistica. In seguito al ritorno in Lorena si concentrò sui soggetti religiosi e la sua produzione assunse un tono più austero. La sua opera più famosa è il gruppo comprendente diciotto acqueforti intitolato Le miserie e i mali della guerra, pubblicato nel 1633, che descrive crudamente le atrocità della Guerra dei trent’anni (l’anno di pubblicazione è lo stesso dell’invasione della Lorena da parte della Francia). Queste incisioni furono ammirate da Goya, al quale diedero ispirazione per la descrizione della barbarie nei suoi Disastri della guerra. La produzione di Jacques Callot fu vastissima: si stima che siano ancora esistenti più di mille acqueforti e mille disegni. Egli fu senz’altro uno di migliori incisori di tutti i tempi e uno dei primi artisti di grande importanza a lavorare esclusivamente nelle arti *grafiche.

Nascita: Nancy 1592; Morte: Nancy 1635

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