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Caos negli aeroporti: voli cancellati o in ritardo, vacanze a rischio in tutta Europa

Voli cancellati o in ritardo, scioperi e guasti: è caos negli aeroporti europei

Le vacanze estive di questo luglio sono a rischio. È caos negli aeroporti, con voli cancellati, scioperi del personale e guasti al sistema smistamento bagagli. Non solo in Italia: la situazione riguarda tutta l’Europa, da Parigi a Londra.

Sembra che sia il Covid il responsabile di questa situazione. Con l’allentamento delle misure e la ripresa dei viaggi internazionali, molte compagnie aeree sono state prese alla sprovvista. Il personale è scarso e difficilmente riesce a sbloccare le code interminabili e gli innumerevoli disagi negli scali europei.

voli cancellati

Caos negli aeroporti e voli cancellati: cosa succede in Italia e in Europa

Nelle ultime due settimane, le compagnie aeree hanno dovuto cancellare 41 mila voli previsti nel periodo 1° luglio – 30 settembre. Di questi, almeno 7 mila in Italia. Le sigle di categoria hanno già indetto il prossimo sciopero per il 17 luglio, a seguito di quello dello scorso 25 giugno dei dipendenti di EasyJet, Ryanair e Volotea.

L’attività è ripresa quasi normalmente dopo la pandemia, ma il personale, di cui erano stati fatti tagli ingenti, non è stato reintegrato, come lamentano i sindacati. A far parlare, infatti, sono “le condizioni in cui piloti e assistenti di volto sono costretti a lavorare”. Tra queste, si parla di “retribuzioni sotto i minimi previsti dal contratto nazionale, condizioni operative insostenibili e pratiche anti-sindacali”. Tutto questo nonostante i 28 miliardi di aiuti dati dallo Stato alle compagnie aeree per far fronte all’emergenza Covid.

La medesima situazione si ritrova in molti dei Paesi del vecchio continente, da Germania e Francia a Belgio, Olanda e Portogallo. E a riflettere l’incertezza del momento sono i prezzi dei voli, schizzati del +90% rispetto al 2021.

Voli cancellati: i diritti dei consumatori

Ma quali sono le tutele previste per i consumatori?

In caso di cancellazione di un volo, se all’interno dell’Unione Europea, il passeggero ha il diritto di essere riaccomodato su un altro volo oppure chiedere il risarcimento se l’avviso è avvenuto meno di due settimane prima della partenza.

La compagnia aerea è tenuta a garantire una serie di servizi se i passeggeri sono costretti a rimanere in aeroporto. Tra questi, cibo e bevande, ma anche una sistemazione in albergo se prevista la ripartenza il giorno successivo.

Tra i diritti di passeggero vi sono il rimborso totale del prezzo del biglietto e, a seconda della lunghezza della tratta, anche un risarcimento. Sono 250 euro per voli da 1.500 km o meno; 400 euro per i voli oltre i 1.500 km; 600 euro per quelli che superano i 3.500 km. Tuttavia, il risarcimento non è previsto se la compagnia ha avvisato della cancellazione almeno 14 giorni prima della data del volo.

 

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Editor: Susanna Bosio

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