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Caos nella Lega, Salvini rimane isolato: fallito il piano per le trattative di pace a Mosca

Salvini agisce da solo e la Lega si spezza: la polemica del ministro Giorgetti

Il viaggio a Mosca che Matteo Salvini aveva progettato ha sollevato un caos di non poca importanza all’interno della Lega. Soprattutto, ad emergere sono state le diverse contraddizioni che da anni caratterizzano il partito. Il viaggio, al momento, sembra essere rimandato o addirittura cancellato. Non è arrivata nessuna dichiarazione ufficiale dal Carroccio, che anzi ha visto smarcarsi il ministro Giancarlo Giorgetti, il quale ha dichiarato di non saperne nulla.

Il leader si è così ritrovato isolato al centro del partito. Ad intervenire è stato Antonio Capuano, ex deputato Forza Italia e ideologo del tour moscovita di Salvini. Il Copasir ha deciso di intervenire proprio nei confronti di Capuano, per capire le modalità di organizzazione della missione a Mosca in accordo con l’ambasciata russa.

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Salvini crea divisioni nella Lega

Matteo Salvini ha reso pubblica pochi giorni fa la propria iniziativa, completamente autonoma, di un viaggio in Russia e in Turchia per intavolare delle trattative di pace. Iniziativa che, da quanto è emerso successivamente, non aveva concordato con nessuno del partito o del governo. Le manovre del leader, tra consulenti esterni e diplomazie parallele, stanno mettendo a repentaglio l’equilibrio interno al partito. Soprattutto, con l’emergere dei dettagli della trasferta e delle dichiarazioni del presunto nuovo consulente Antonio Capuano.

Giancarlo Giorgetti si è smarcato. Ha definito questo piano Salvini-Capuano “suggestivo“, ma ha ribadito che per affrontare certe questioni serva “muoversi di concerto con il governo”. “Sono questioni di portata mondiale – ha aggiunto – e ciascuno deve dare il suo contributo, ma all’interno di percorsi che sono molto molto complicati”. Insomma, una bocciatura netta ad un’iniziativa che, agli occhi dell’ala governista della Lega, non crea che altre difficoltà per i rapporti interni al partito.

Dall’altro lato, ci sono i salviniani che passano alla controffensiva. Il sospetto è che dietro al recentissimo addio al centrodestra di Paolo Damilano, ex candidato sindaco di Torino, ci sia un’operazione dello stesso Giorgetti attuata per screditare il leader.

Caos nella Lega: Salvini e i presunti incontri con l’ambasciata russa

Le indignazioni non finiscono qui. La Lega, infatti, si sta dividendo anche alla luce dell’incontro in gran segreto tra Matteo Salvini e l’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov avvenuto il 1° marzo. Ovviamente in presenza di Antonio Capuano, che si potrebbe definire il nuovo consulente per politica estera del leader leghista.

Alcune fonti interne riportano che la coppia Salvini-Capuano abbia poi incontrato Razov diverse volte tra marzo e aprile. A poche settimane dallo scoppio della guerra in Ucraina, non è chiaro di cosa abbiano parlato, ma è di certo probabile che le discussioni siano ricadute sul conflitto.

Il fatto è più grave di quanto sembri, poiché non è presente alcun comunicato stampa che dia notizia dell’incontro. Ma la tempistica è fondamentale: un faccia a faccia con uno dei fedelissimi di Putin da parte di un esponente politico che non ha incarichi di governo va al di fuori delle regole diplomatiche, specialmente in tempi di guerra.

Non è chiaro se la triade Salvini-Capuano-Razov abbia discusso di strategie politiche o del viaggio di Salvini a Mosca come mediatore di pace. Ma di certo la questione sta sollevando un certo sconcerto all’interno della Lega e del governo.

La risposta di Salvini

Intanto, nella chat del partito Matteo Salvini è intervenuto sulla questione. “La Lega è una grande squadra – ha scritto – e il tentativo di alimentare litigi e divisioni si ripete in modo sempre uguale, noioso e inutile. Gli obiettivi sono comuni e concreti. Polemiche e pettegolezzi li lasciamo volentieri ad altri, noi preferiamo impegno e lavoro”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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