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Arte

Cappella Brancacci a Firenze, via al restauro degli affreschi con i visitatori sul ponteggio

La Cappella Brancacci di Firenze subirà un importante restauro, ma non chiuderà al pubblico. Il piccolo gioiello contenuto nella chiesa del Carmine che fa parte dei musei civici fiorentini, da febbraio sarà visibile come mai prima d’ora.

Il pubblico potrà approfittare dei ponteggi necessari ai lavori per poter ammirare a distanza ravvicinata i capolavori di Masaccio e Masolino. Un’occasione unica per ‘guardare negli occhi’ i protagonisti degli affreschi, come Adamo ed Eva tentati dal serpente e poi cacciati dal Paradiso.

Cappella Brancacci a Firenze, via al restauro degli affreschi con i visitatori sul ponteggio

Il restauro della Cappella Brancacci durerà un anno e i lavori fanno parte di un articolato programma di ricerca e di valorizzazione messo a punto da Comune, Soprintendenza, Cnr-Ispc di Firenze. Con la collaborazione di Opificio di Pietra Dure e la Fondazione statunitense Friends of Florence, in compartecipazione con Jay Pritzker Foundation. La Cappella è chiusa al pubblico da dicembre per consentire l’allestimento del ponteggio e riaprirà a febbraio. Si deve prenotare obbligatoriamente, online o tramite call-center.

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Firenze: al via il restauro della Cappella Brancacci, gli affreschi restano visibili

La Cappella Brancacci riaprirà a febbraio: venerdì sabato e lunedì dalle ore 10.00 alle ore 17.00, e la domenica dalle ore 13.00 alle ore 17.00, con obbligo di prenotazione online o tramite call center (secondo le modalità che saranno indicate sul sito cultura.comune.fi.it).

“Poter quasi toccare gli affreschi di solito visti solamente dal basso verso l’alto è davvero emozionante – ha commentato il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella – e nei prossimi mesi visitatori e turisti potranno approfittare di questa opportunità davvero unica. L’alternativa, ovvero chiudere la Cappella Brancacci per tutto il tempo del restauro, ci pareva un danno davvero grande. Soprattutto dopo il prolungato periodo di lockdown per i nostri musei a causa del Covid“.

L’ultimo restauro della Cappella Brancacci risale agli anni Ottanta. Nel novembre 2020 la Cappella è stata sottoposta a un primo monitoraggio che aveva messo in luce alcune criticità e la necessità di stabilizzare alcuni potenziali fenomeni di deterioramento.

A gennaio ha avuto inizio il monitoraggio sullo stato di salute della Cappella Brancacci. Grazie all’attuale cantiere è oggi possibile svolgere una nuova campagna diagnostica, più approfondita ed esaustiva della precedente. Le tecniche utilizzate, completamente non-distruttive, consentiranno di conoscere approfonditamente i materiali utilizzati e le tecniche pittoriche.

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