caravaggeschi
Dizionario Arte

caravaggeschi

Caravaggeschi. Termine usato per definire i pittori che imitarono Caravaggio agli inizi del XVII secolo. La rivoluzionaria tecnica pittorica, in particolare l’uso drammatico del chiaroscuro, ebbe un’influenza impressionante a Roma durante il primo decennio del secolo; non solo sui pittori italiani ma anche su pittori di altri paesi che numerosi visitavano l’allora capitale artistica d’ Europa.

La fama di Caravaggio aveva già oltrepassato i confini italiani nel 1604, quando Karel van *Mander, ad Haarlem, scrisse di “Michelangelo da Caravaggio, che sta compiendo un lavoro straordinario a Roma”.

Nel 1642 Bellori raccontava che i pittori a Roma erano stati tanto impressionati dalla novità del suo stile che, specialmente i più giovani, lo ammiravano e lo elogiavano come l’unico vero imitatore della natura; guardando le sue opere come miracoli, si mettevano in competizione tra loro nel seguire la sua maniera.

I più importanti

I più importanti tra i caravaggeschi italiani furono Orazio Gentileschi, uno dei pochi ad avere un rapporto personale con il maestro, e Bartolomeo Manfredi, che raffigurò tuttavia scene di gioco e di festa, soggetti che Caravaggio aveva trattato molto raramente. A Napoli, dove Caravaggio lavorò a tratti tra il 1606 e il 1610, Caracciolo, Artemisia Gentileschi e Ribera, spagnolo di nascita, fecero sì che lo stile caravaggesco mettesse solide radici.

A Roma il caravaggismo perse popolarità negli anni Venti del Seicento, ma continuò ad affermarsi in altre parti d’Italia e in Europa, soprattutto in Sicilia (dove Caravaggio era stato), a Utrecht e in Lorena, dove durò più o meno fino al 1650. *Baburen, *Honthorst e Terbrugghen furono le tre personalità che fecero di Utrecht il centro del caravaggismo olandese; Georges de La Tour creò in Lorena l’interpretazione più personale e poetica di quello stile.

Molti altri pittori furono e restarono caravaggeschi

Molti altri pittori furono e restarono caravaggeschi durante tutta la loro carriera; alcuni, come Guido Reni, abbracciarono quello stile solo per un breve periodo (si disse che Caravaggio l’avesse minacciato poiché aveva rubato le sue idee); altri ancora, come Honthorst (che divenne un ritrattista di corte), cambiarono completamente stile da un certo punto in avanti. Echi del caravaggismo si possono comunque ritrovare nell’opera di alcuni giganti della pittura del XVII secolo: Rembrandt, Rubens, Velázquez.

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