Dizionario Opera

Caravane du Caïre, La

L’opera incarnò l’ambizione di Grétry – e dei suoi collaboratori, tra cui, come conte di Provenza, spicca il futuro sovrano Luigi XVIII, appassionato di teatro musicale – di dar vita a uno spettacolo rinnovato, in cui la tradizione della tragédie lyrique si fondesse con elementi comici di puro divertimento. Facendo perno sul popolare tema delle ‘turcherie’ (l’opera ‘turca’ di Mozart, Die Entführung aus dem Serail risaliva ad appena un anno prima) e con il sostegno della sua fastosa coreografia di marca francese, il tentativo si impose a dispetto delle polemiche, suscitando anche una parodia in forma di vaudeville ( Le Marchand d’esclaves ) e un balletto da questo derivato. Alla storia della diffusione europea della Caravane appartiene la ripresa, in traduzione italiana (Monza 1795).

Atto primo . Tra i viaggiatori appartenenti a una carovana si trova anche un gruppo di schiavi, tra cui il francese Saint-Phar e la sua amata, l’orientale Zélime. I due implorano il capo della carovana, Husca, di non separarli. In quel mentre la carovana viene attaccata dagli arabi: Saint-Phar viene liberato per combattere e gli viene promessa la libertà in caso di vittoria. Così avviene ma, non potendo barattare questo successo anche con la libertà di Zélime, decide di trovare comunque il modo di liberarla.

Atto secondo . Husca si reca nel bazar per offrire le sue schiave all’harem del pascià; questi si innamora di Zélime. Invano Saint-Phar cerca di comprare a sua volta l’amata.

Atto terzo . Almaïde vuol tornare a essere la preferita del pascià, mentre il francese Florestan, amico del pascià, piange l’ignota sorte del figlio Saint-Phar. Durante una festa in onore di Florestan, Zélime fugge, ma viene ripresa. Quando la ragazza chiede pietà per Saint-Phar, condotto anch’egli prigioniero, Florestan riconosce in lui suo figlio. Il perdono del pascià e la sua rinuncia a Zélime concludono felicemente l’opera.

La partitura presenta una serie di scene di ampie proporzioni, dall’avvincente concitazione: la marcia della carovana, la battaglia, la descrizione dell’harem e soprattutto la spettacolare scena del bazar che conclude il secondo atto, un divertissement che comprende il ballo, il coro e il canto solistico. Dei diversi, notevoli ‘soli’ dell’opera, ricordiamo l’aria virtuosistica “Fra l’orror de la tempesta”, su testo di Pietro Metastasio.

Type:

Opéra-ballet in tre atti

Author:

André-Ernest-Modeste Grétry (1741-1813)

Subject:

libretto di Etienne Morel de Chédeville e del conte di Provenza

First:

Fontainebleau, Théâtre Royal, 30 ottobre 1783

Cast:

Osman, pascià d’Egitto (B); Tamorin, capo degli eunuchi (Hc); Florestan, comandante militare francese (B); Saint-Phar, suo figlio, schiavo (T); Husca, capo della carovana (B); Furville, ufficiale francese, confidente di Florestan (B); Osmin, guardi

Signature:

r.m.

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