Dizionario Arte

caricatura

Forma d’arte, di solito ritrattistica, nella quale le caratteristiche fisiche del soggetto rappresentato vengono distorte o esagerate per produrre un effetto comico o ironico. Il termine è usato in modo più ampio per definire altre forme pittoriche burlesche e ludiche, come le teste *grottesche di Leonardo. L’invenzione della tecnica caricaturale nel senso più ristretto può essere attribuita ad Annibale Carracci, che probabilmente coniò anche il termine “caricatura”; egli difese questo genere definendolo controparte dell’idealizzazione (vedi ideale): come l’artista serio penetra nell’idea oltre le apparenze, così il caricaturista mostra l’essenza della sua vittima, nel modo in cui dovrebbe apparire se la natura avesse compiuto il suo corso. Bellori, per esempio, scrisse che Carracci non era solo abile nel creare situazioni ironiche e giochi di parole, ma era anche maestro nella tecnica del disegno, spesso eseguito a penna; e definì divertenti i suoi ‘ritratti burleschi’ o ‘caricature’, cioè figure alterate secondo il loro reali difetti, la cui comicità nasce proprio dalla somiglianza. Molti altri importanti artisti del XVII secolo furono brillanti caricaturisti (per esempio Bernini), ma il primo artista a guadagnarsi la vita quasi soltanto con le caricature fu probabilmente Pier Leone Ghezzi (1674-1755). La caricatura politica come la conosciamo oggi nacque in Gran Bretagna nel tardo XVIII secolo, in particolare con il lavoro di Gillray. Gli artisti britannici si sono sempre distinti in questo campo, ma il miglior caricaturista politico fu senz’altro il francese Daumier. Molti grandi artisti del XIX e del XX secolo dimostrarono un dono per le caricature, che realizzarono, tuttavia, soprattutto come passatempo.

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