Moda

Carlo Capasa, un piano per risollevare il settore moda

Carlo Capasa ottimista per il futuro ma chiede a gran voce che venga istituito un ministro per la moda

All’annuale summit organizzato da Pambianconews, Carlo Capasa interviene sull’attuale situazione del settore moda, naturalmente in affanno come tutta l’economia globale.

Covid-19, infatti, non risparmia nessun campo. Gli unici, ad oggi, a rivedere una netta salita nella spesa pro capite sono proprio i cinesi, ovvero lo Stato da cui tutto ebbe inizio. Merito, va sottolineato, di una politica interna eccellente che promuove il prodotto locale.

Potrebbe interessarti anche

Carlo Capasa rinominato presidente di CNMI

Milano Fashion Week: tutta una questione di numeri? Anche no

Milano Fashion Week: ottime prestazioni per il digitale

Carlo Capasa, incalzato dalle domande di David Pambianco, fornisce l’odierna situazione in cui versa l’industria moda e tessile italiana, certamente non semplice. Dall’ottima prestazione registrata durante la passata settimana della moda, con 43.141.784 play nel solo canale streaming, alle difficoltà economiche che prevedono una perdita di 29 milioni di euro. In Italia, alle 200 realtà che fanno parte del sistema moda di Camera Nazionale, vanno associate le realtà che affiancano il processo produttivo. Ci sono, infatti, oltre 1 milioni di addetti ai lavori. Il nostro Paese, infatti, assolve il 41% dell’intero mercato moda europeo. Si pensi che la Francia ne occupa in percentuale, solo l’8%.

Le richieste di Carlo Capasa

Capasa, inoltre, recrimina l’operato del Governo che negli incentivi al settore, proprio a causa del Covid-19, esclude il settore calzaturiero.

Insomma, siamo ancora al punto di partenza. Il Made in Italy, seconda industria italiana, è ancora visto e trattato come un settore da serie B sebbene sia rilevante per la crescita del nostro Paese. Forse, è anche colpa di una cultura sbagliata. Proprio Capasa, infatti, nel suo discorso incita ad un’istruzione del creare.

Ad aiutare i giovani ad avvicinarsi al mondo del fashion system, sostenendo il tramando delle nostre conoscenze artigianali, invidiate e spesso oggetto di plagio, nel mondo. Quindi, la parola passa alle istituzioni, che dovrebbero promuovere anche le figure professionali legati al settore, ricamatrici, modellisti, figurinisti, ed altro. Il presidente di Camera Nazionale della Moda italiana, inoltre, invita le alte cariche dello stato a istituire la figura di un ministro della moda affinché si possa dare maggior valore all’industria.

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!