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Caro benzina: nuovo aumento dei prezzi oltre 2 euro al litro, serve l’intervento del governo

Si torna a parlare del caro benzina, con il prezzo ancora in aumento e quasi oltre l’1,9 euro al litro. Nonostante il taglio delle accise in vigore, è arrivata in questi giorni una nuova stangata agli Italiani che in occasione del ponte del 2 giugno hanno deciso di spostarsi in auto.

Torna a colpire il caro benzina: generale aumento dei prezzi causa inflazione

A denunciare i nuovi livelli record dei carburanti è il Codacons, il quale segnala che questa è solo una delle pesanti voci di spesa che i cittadini oggi devono affrontare.

Caro benzina: l’aumento dei prezzi e il nuovo intervento del governo

Dall’inizio della guerra in Ucraina, l’Unione consumatori ha calcolato che un litro di benzina costa 3 centesimi in più, e il gasolio 9. Questo equivale ad un aumento di 264 euro per una famiglia che fa almeno due pieni da 50 litri ogni mese.

Insomma, la situazione torna a preoccupare i consumatori. Serve un nuovo intervento del governo, anche perché l’attuale taglio delle accise in vigore scadrà il prossimo 8 luglio. A confermare le probabili nuove mosse del governo è stata la sottosegretaria all’economia, Maria Cecilia Guerra. “L’aumento dei prezzi aumenta anche l’Iva e il governo non intende metterlo nelle casse dello stato, ma per abbassare le accise e calmierare il prezzo”, ha affermato.

Il sistema già adottato si costituisce di due decreti ministeriali e due decreti legge, in un totale di 3,36 miliardi. La priorità è andare incontro alle fasce più deboli della popolazione e le imprese in maggiore difficoltà. Dunque, non si esclude uno scostamento di bilancio: finora sono stati stanziati 30 miliardi. Ma, come sottolinea Guerra, “non si pensi che possa essere la soluzione ad ogni male”.

Caro benzina e prezzi in aumento: la lamentela di Grillo

Ma i carburanti non sono l’unico settore colpito dall’inflazione. A pesare sulle tasche degli Italiani, come ha riportato Assoutenti, sono l’energia elettrica, il gas, il comparto alimentare (olio di semi, pasta, farina, uova, burro) e il settore dei servizi.

A lamentare questa situazione è anche Beppe Grillo, che nel post “La fame quotata in Borsa” sul suo blog ha usato parole dure contro l’inflazione. “Non esiste un’emergenza del pane, esiste una vera e propria speculazione sul cibo, che andrebbe proibita per legge”, ha scritto.

Grillo ha sottolineato che la guerra in Ucraina viene usata dai media per spiegare l’aumento dei prezzi del grano e la crisi alimentare. “Ma è la finanza ad usare il cibo come arma distruggendo il sistema alimentare”, ha scritto. Secondo il fondatore dei Cinque Stelle, quindi, l’agricoltura sta diventando finanza speculativa nel governo. “Cos’è questo, se non un becero oltraggio alle spalle della gente?”, ha concluso.

 

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Editor: Susanna Bosio

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