Dizionario Arte

Carpaccio, Vittore

Pittore veneziano. La sua vita non è ben documentata e non è noto con chi abbia fatto l’apprendistato, ma è opinione comune che sia stato influenzato in larga parte da Gentile Bellini. Ciò è particolarmente evidente nel primo dei due grandi cicli di dipinti che rappresentano la sua opera più nota, le Scene della vita di sant’Orsola, eseguite intorno al 1490 per la scuola di Sant’Orsola, oggi Accademia, a Venezia. Le caratteristiche salienti di Carpaccio, il gusto per l’aneddoto e l’occhio per il dettaglio nelle affollate scene veneziane, trovarono una significativa espressione anche in opere minori, una delle quali, il Miracolo della reliquia della Croce al ponte di Rialto, anticipa le composizioni del XVIII secolo di Canaletto e Guardi. L’altro grande ciclo, quello sulle vite di san Giorgio e di san Girolamo, dipinto tra il 1502 e il 1507 per la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia, unisce fantasia e scrupolosa attenzione al dettaglio. Dopo queste grandi commissioni l’opera di Carpaccio perse di qualità, nonostante continuasse a essere impegnato e richiesto da importanti committenti. Nella sua produzione tarda figura una grande quantità di pale d’altare, un tipo di opera che non gli era affatto congeniale. Fu invece un eccellente ritrattista, come si nota nel famoso Due dame veneziane (1490, Museo Correr, Venezia), probabilmente frammento di un’opera più grande. Fu questa una delle opere preferite da Ruskin, che contribuì a diffondere la fama di cui Carpaccio godette nel XIX secolo e che poi è un po’ diminuita, benché tra i pittori veneziani della sua generazione sia considerato secondo solo a Giovanni Bellini. Nascita: Venezia 1460; Morte: Venezia 1525

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