Dizionario Arte

Carpi, Aldo

Pittore italiano. Formatosi all’Accademia di Brera, fu attento alla lezione della Scapigliatura lombarda, di Medardo Rosso, di Gaetano Previati. Fu vicino ad ambienti progressisti cristiani e socialisti, che influenzarono fortemente il suo pensiero e la sua ricerca. All’inizio del secolo frequenta a Cravenna, in Brianza, la colonia di Don Brizio Casciola, dove conobbe la futura moglie, Maria Arpesani, figura determinante per il suo percorso.
Al di fuori di gruppi e movimenti Carpi è stato un pittore libero dai condizionamenti. Interessato a Novecento e al Ritorno all’ordine, non fu tuttavia amato da Margherita Sarfatti e dall’arte di regime perché apertamente antifascista. Gli ideali politici antifascisti gli costarono la detenzione nel campo di concentramento di Gusen, dove diede vita, appunto, al Diario di Gusen, un documento storico fondamentale. Negli anni Venti e Trenta lavorò con la galleria di Dino Pesaro e partecipò a importanti mostre tra le quali la Biennale di Venezia. Carpi ha avuto sei figli, fra i quali Cioni (Milano 1923) anch’egli artista. A partire dagli anni Cinquanta Cioni si stabilisce a Parigi proprio per affrancarsi dall’influenza paterna, dove si dedica alla pittura. Da Parigi si trasferisce in Canada. A partire dalla fine dei Cinquanta Cioni si dedica al cinema d’artista con riconoscimenti internazionali. Il suo è un lavoro di matrice esistenziale e sociale, in cui è una matrice utopica e onirica. Tra i mezzi che utilizza ci sono la fotografia, il video, la videoinstallazione. È invitato alla Biennale di Venezia nel 1980. Nel 2002 il suo lavoro cinematografico è ospitato al Festival del Cinema di Locarno. Nascita: Milano 1886; Morte: Milano 1973

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