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Cashback: stop dal 30 giugno e rimborsi da luglio

Cashback: stop dal 30 giugno e rimborsi a partire da luglio

Il bonus “cashback” per pagamenti digitali da oggi 30 giugno subirà uno stop, per almeno sei mesi, ovvero fino a gennaio 2022. I rimborsi per chi ha aderito all’iniziativa nei primi sei mesi del 2021 invece, saranno emessi a partire da luglio. Questa decisione è stata presa dal governo lunedì 28 giugno, a due giorni dall’inizio del secondo semestre di Cashback.

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Come funziona il Cashback?

Il Cashback, tradotto letteralmente: “denaro indietro”, è finalizzato ad ottenere dallo Stato il 10% delle spese effettuate tramite moneta elettronica nei negozi fisici (il rimborso infatti non riguarda gli acquisti online dell’ e-commerce). Per avere diritto al rimborso, di massimo 150 euro, è necessario aver effettuato almeno 50 transazioni di pagamento tramite bancomat o carta di credito negli ultimi sei mesi (quasi sei milioni di italiani l’hanno fatto). Per chi non avesse ancora raggiunto la cinquantesima operazione, c’è tempo fino alla mezzanotte di oggi. È anche previsto un premio da 1.500 euro, chiamato Super Cashback, per chi abbia eseguito il maggior numero di transazioni in meno tempo.

cosa succede con lo stop dal 30 giugno?

A partire dalla mezzanotte di oggi 30 giugno, si concluderà il primo semestre, iniziato a gennaio 2021. Da domani primo luglio fino al 31 dicembre 2021 quindi, il cashback sarà sospeso. Nonostante questo stop al cashback del 30 giugno, da luglio saranno comunque garantiti i rimborsi inerenti al primo semestre.

Al cashback hanno aderito più di 8 milioni di italiani che, da gennaio 2021, hanno effettuato oltre 784 milioni di transazioni tramite la App IO. Di questi, quasi 6 milioni hanno accumulato più di 50 operazioni e, nel mese di luglio, avranno diritto ad un rimborso fino a 150 euro. Lo stesso vale per il premio Super cashback da 1500 euro.

In aggiunta alla sospensione del Cashback, il governo vorrebbe eliminare, da luglio, anche la lotteria degli scontrini. Il motivo sarebbe sempre finalizzato a risparmiare soldi, dirottando le risorse economiche verso altre iniziative.

App IO

L’applicazione “App IO” resta attiva a prescindere dalla sospensione del cashback del 30 giugno. Le sue funzioni infatti fungono anche da punto di accesso telematico per i servizi della Pubblica amministrazione. Sostanzialmente, l’unica modifica apportata all’app sarà inerente ai pagamenti elettronici che non daranno più diritto ad un rimborso del 10%.

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La nascita del Cashback e gli attuali dubbi di Draghi

L’iniziativa, creata dal M5S con il governo Conte, ha lo scopo di incentivare i pagamenti elettronici e scoraggiare quelli in contanti. Era già stata creata come misura «temporanea», con data di scadenza fine giugno 2022. Già all’inizio dell’anno però non sono mancate le prime critiche da parte di alcuni partiti politici.

Poi anche il premier Mario Draghi ha esposto i suoi dubbi, soprattutto dopo aver notato il poco incremento dei pagamenti elettronici nei piccoli esercizi, proprio dove si puntava a debellare l’evasione fiscale. La misura, sotto il governo Conte, era inizialmente stata approvata fino al 30 giugno 2022 ma ad ora non si sa ancora cosa succederà a gennaio 2022. Se il cashback non sarà cancellato, dovrebbe riprendere entro quella data ma la decisione spetterà al governo.

 

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