Caso Boccia, Gennaro Sangiuliano si è dimesso! La versione dell’influencer 41enne
AGGIORNAMENTO caso Boccia: il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Fatale per il classe ’62 lo scandalo mediatico e politico che l’ha travolto, e che di ora in ora si sta colorando di nuovi particolari. È dunque arrivato il tanto fatidico passo indietro da parte del saggista napoletano, che ha rassegnato le proprie dimissioni direttamente alla premier Giorgia Meloni.
Dimissioni irrevocabili
Queste le prime dichiarazioni che il ministro avrebbe rilasciato. Nessun ripensamento questa volta, e un addio ora concretizzato ma che pareva inevitabile dopo le ultime parole di Maria Rosaria Boccia, intervistata da La Stampa. La decisione dell’ex direttore del Tg2 sarebbe stata comunicata al presidente del Consiglio attraverso una lettera. Nel testo spazio anche per i ringraziamenti alla Meloni per averne preso personalmente e pubblicamente le difese.
Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura
Questo sarebbe l’incipit della lettera scritta da Gennaro Sangiuliano per Giorgia Meloni. Il testo, ancora in formato parziale, sarebbe stato diffuso da Adnkronos.
Già individuato il sostituto di Sangiuliano: si tratta di Alessandro Giuli, presidente del Maxxi di Roma. Sarà lui il nuovo ministro della Cultura.
Il giuramento di Giuli andrà in scena al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalle ore 19 di venerdì 6 settembre 2024.
AGGIORNAMENTO caso Boccia: arriva la conferma ufficiale a quella che era una notizia già nell’aria da qualche ora, ovvero la scelta delle vie legali da parte di Gennaro Sangiuliano. Gli avvocati del ministro della Cultura sono intenzionati a denunciare Maria Rosaria Boccia.
Il ministro non ha nulla da temere dalle dichiarazioni di questa donna. Non c’è ragione per cui possa essere ricattato, non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo senza dubbio. Denunceremo Boccia
Parole queste ultime pronunciate da Silverio Sica, legale del saggista napoletano. Il risvolto legale e giudiziario dell’intera vicenda però appare comunque inevitabile, dato che le dichiarazioni dell’imprenditrice di Pompei sono finite sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti.
In apertura figura un’istruttoria per danno erariale, e il focus dei procuratori contabili della Regione Lazio dovrebbe essere indirizzato a tutte quelle spese elencate dalla Boccia e di carattere personale o non ufficiale: dal concerto dei Coldplay, a quello de Il Volo, passando per eventi privati tra Roma e Pompei.
In tale direzione l’inizio della seconda settimana di settembre potrebbe rivelarsi decisivo. Il procuratore Paolo Rebecchi parrebbe infatti intenzionato ad avviare l’istruttoria in merito alle famigerate trasferte lunghe di cui la donna avrebbe goduto insieme al ministro.
Intanto da Roma rimbalza sempre più forte la voce secondo cui da Palazzo Chigi si spingerebbe per le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. L’enorme pressione mediatica e politica che il caso Boccia sta causando al Governo avrebbe avuto la meglio rispetto all’iniziale immobilismo volto a lasciar passare la mareggiata.
Le ultime dichiarazioni pubbliche di Maria Rosaria Boccia, rilasciate a La Stampa, avrebbero convinto la premier Giorgia Meloni ad allontanare il ministro Sangiuliano. Probabile si possa andare verso la soluzione delle dimissioni volontarie, per quanto di fatto queste ultime siano indotte.
Resta in auge il caso Boccia e questa volta a prendere la parola è la stessa influencer 41enne. Dopo che il ministro Gennaro Sangiuliano aveva inviato una lettera a La Stampa, e parlato per circa 15 minuti con il direttore del Tg1, ora è la volta di Maria Rosaria Boccia che concede un’intervista proprio al quotidiano suddetto.
Tutti i principali argomenti venuti alla luce negli ultimi giorni di polemiche e attacchi sono stati affrontati dall’organizzatrice di eventi di Pompei. Nelle parole della donna trova spazio anche il rapporto personale e sentimentale avuto con il ministro Sangiuliano, oltre che una battuta rivolta anche alla premier Giorgia Meloni.
Resta da capire ora quale potrà essere la reazione del ministro della Cultura e dell’intero Ministero a tali dichiarazioni. Attraverso una nota resa pubblica dallo staff di Sangiuliano viene riferito che si valuterà l’opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Insomma vicenda tutt’altro che risolta e conclusa.
Parla Maria Rosaria Boccia: a La Stampa le confessioni dell’influencer di Pompei
Ha aspettato qualche giorno, denso di attacchi e contrattacchi, poi ha deciso di raccontare per intero la propria verità. Maria Rosaria Boccia ha impiegato le pagine del quotidiano La Stampa per delineare i tratti della propria versione di quello che è ormai noto come il caso Boccia-Sangiuliano.
Sangiuliano è sotto ricatto. Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto. Ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro. Chi sono dovrebbe dirlo lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali
Parole molto dure che sembrano puntare il dito altrove, e provano a spiegare la bagarre sorta tra lei, Gennaro Sangiuliano e il MiC inserendo nell’intera vicenda altri attori. Questi ultimi rimangono nell’ombra ma sarebbero, secondo la Boccia, coloro che realmente vogliono il male del ministro della Cultura.
La donna poi fa chiarezza sui viaggi, sulle trasferte ministeriali di cui ha usufruito per non avendo avuto una nomina ufficiale preventiva, e su tutte le spese che l’hanno in qualche modo coinvolta. C’è spazio anche per eventi privati e concerti.
Io viaggiavo con lui a spese del Ministero. Lo accompagnavo da consigliera per i grandi eventi e ho sempre saputo che pagava il Ministero come possono sottolineare ed evidenziare le mail che ho ricevuto dal capo segreteria. Abbiamo fatto anche trasferimenti personali
E quest’ultimo riferimento andrebbe dritto dritto verso il concerto dei Coldplay, quello de Il Volo, alcuni viaggi da e verso Pompei, città natale della 41enne, e ancora passaggi ministeriali sarebbero stati adoperati per eventi personali in cui i due erano presenti in coppia.
La Boccia poi ha raccontato di come si sono conosciuti lei e il ministro, e ha ribadito l’inesattezza delle dichiarazioni che lo stesso Sangiuliano ha rilasciato al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. Commenti che ancora una volta sembrano cozzare con quanto sostenuto dal ministro della Cultura. Ecco le sue parole:
Io e Sangiuliano ci siamo conosciuti il 5 agosto (riferito al 2023). Ha divulgato informazioni non corrette. Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe
Caso Boccia, il perché delle registrazioni a Gennaro Sangiuliano e il commento sulla premier Giorgia Meloni
Il faccia a faccia con i colleghi de La Stampa è divenuto l’occasione con cui Maria Rosaria Boccia ha raccontato anche i motivi che l’avrebbero spinta a registrare il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e diversi eventi politici ai quali ha partecipato.
Ho registrato tutto perché mi ha detto una frase che mi ha colpito molto: “Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l’istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai”
Parole che la Boccia ha usato per giustificare il proprio operato, spiegando che sin dal mese di luglio tale modus operandi andava avanti. Tra lei e il ministro anche diversi “messaggi piccanti”, a riprova del carattere sentimentale della relazione.
Infine l’influencer campana si lascia andare ad un commento sulla premier Giorgia Meloni. Richiamando anche il recente passato personale del presidente del Consiglio la Boccia accusa la romana di aver avuto verso di lei atteggiamenti sessisti. Ecco le sue parole:
Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità come ha fatto l’altra persona (Meloni, ndr) quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno (Giambruno, ndr) aveva violato un sentimento d’amore. Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome.
E ancora:
I comportamenti sessisti vanno sempre denunciati, come ha fatto lei anche utilizzando i social perché una donna deve proteggere la propria dignità indipendentemente dal ruolo che ricopre. Non si può rivendicare la dignità di una donna, offesa nei sentimenti, a fasi alterne. Inoltre, non si può dirsi cristiani senza praticare il perdono. Io mi limito a difendermi da un comportamento sessista
Caso Boccia verso l’epilogo? Cosa accadrà ora al ministro Sangiuliano?
Due di fatto sono le questioni aperte che da giorni ormai tengono banco: quale la conclusione della vicenda e che ne sarà del futuro politico e non solo di Sangiuliano. Dopo le parole di Maria Rosaria Boccia, concesse al quotidiano La Stampa, lo staff del ministro ha reso noto di voler procedere con un esposto alla Procura della Repubblica. In queste ore il saggista napoletano è a colloquio con i propri legali per capire il da farsi.
Intanto da più parti la domanda che sorge spontanea è quella relativa a quale sarà il futuro di Gennaro Sangiuliano. L’opposizione italiana chiede le dimissioni del ministro, e tale ipotesi inizialmente rigettata probabilmente non è stata ancora del tutto scartata da Palazzo Chigi.
Molto dipenderà dalle mail, dai documenti e dalle nuove rivelazioni che potranno trovare luce pubblica nelle prossime ore. In caso di ennesima puntata dello show, per così dire, appare infatti sempre più probabile l’allontanamento dal proprio ruolo istituzionale di Gennaro Sangiuliano.
Intanto nella giornata di venerdì 6 settembre 2024 va in scena un incontro tra Giorgia Meloni e gli altri leader della destra: presenti Antonio Tajani per Forza Italia, Matteo Salvini della Lega e Maurizio Lupi di Noi Moderati. Dal Governo arriva la smentita circa la presenza degli ultimi due, e così pure circa un eventuale discussione in merito all’affaire Sangiuliano.
Appare però piuttosto scontato che argomento principe del dialogo politico sia proprio il caso Boccia-Sangiuliano, e che aspetto primario del colloquio diventi il prossimo passo da compiere per mettere in salvo l’esecutivo.
Conclusione: ancora il caso Boccia-Sangiuliano, con la versione dell’influencer 41enne tra viaggi pagati e rapporto con il ministro
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