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Caso Genovese: dopo le nuove accuse di stupro, negata la libertà condizionata

Caso Genovese: dopo le nuove accuse di stupro, negata la libertà condizionata

Alberto Genovese rimane in cella, a seguito di nuove accuse per uno stupro avvenuto ad Ibiza. La decisione raggiunge l’imprenditore di origini napoletane nel carcere di San Vittore, dove si trova in custodia. Tuttavia su otto nuove violenze sessuali contestate dalla Procura per il gip ci sono prove solo per una, la prima risalente a due mesi e mezzo fa per lo stupro di una modella 18enne finito sulle videocamere della Terrazza sentimento.

Il tutto con la decisione di negare i domiciliari in clinica nei confronti di Genovese per disintossicarsi, alla luce di una nuova ordinanza di 70 pagine che conferma il modus operandi dell’uomo. Quando non trovava ragazze disposte ad avere rapporti con lui, le drogava per farne ciò che voleva.

Come la 24enne che a ottobre, dopo aver saputo della violenza sulla ragazza di 18 anni, si presentò alla Polizia dichiarando che il 10 luglio, dopo una festa a base di alcol e droga, si era risvegliata a Villa Lolita, luogo dov’era ospite di Genovese a Ibiza, con la sensazione di aver subito un rapporto sessuale mentre era incosciente perché drogata.

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Il caso Genovese continua a far parlare: le nuove accuse, le testimonianze e la nuova vittima di stupro

E con le nuove accuse compare anche una nuova ordinanza Genovese, in cui si legge che:

“con la partecipazione della fidanzata Sarah Borruso con violenza e abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica avrebbe costretto la 23enne a subire atti sessuali” il 10 luglio 2020″.

In una festa nella residenza Villa Lolita a Ibiza, lui e la fidanzata avrebbero offerto alla giovane sostanze stupefacenti  (tra cui cocaina e ketamina) fino a stordirla. Poi, dopo averla portata nella loro camera da letto e averle offerto altre sostanze, l’avrebbero costretta a subire atti sessuali; fino a che la vittima venne accompagnata fuori dalla stanza sorretta dai due indagati, poiché incapace di reggersi in piedi e sanguinante.

Al contrario è stato respinto l’arresto per un presunto tentato abuso sulla ragazza di giugno 2020, questa volta a Milano: in questo caso per il gip non ci fu un tentativo di violenza, ma un approccio respinto. E come lei , rifiutato anche un’altra presunta violenza sessuale su un’altra giovane il 4 luglio a Ibiza.

Respinte anche le ipotesi d’accusa per altri 5 episodi di abusi su un’altra ragazza, tra marzo 2019 e ottobre 2020 a Milano. Qui ci sono state dichiarazioni contradditorie della vittima, smentite subito dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’appartamento di Genovese. La giovane non sarebbe stata incosciente e aveva avuto una relazione di circa un anno e mezzo con l’imprenditore.

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