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Caso Lavrov, ora Mosca attacca Draghi: «Intervista voluta dai media. Gli Italiani devono sapere la verità»

Continua il caso Lavrov: botta e risposta tra Draghi e Mosca

Continua a sollevare il livello dello scontro Russia-Italia il caso Lavrov, in cui si è inserito anche il premier Draghi. A due giorni dall’intervista al ministro degli Esteri russo andata in onda su Rete 4, a Zona Bianca, le polemiche non diminuiscono.

La questione è presto passata dal piano italiano a quello internazionale, con l’intervento del Partito Popolare Europeo di cui fa parte lo stesso Berlusconi, proprietario della rete televisiva.

Draghi è intervenuto criticando le parole di Lavrov, ma è arrivata immediatamente la replica russa. Andiamo con ordine.

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Caso Lavrov: la critica di Draghi

Domenica era stato intervistato Sergej Lavrov al programma di Rete 4 Zona Bianca. Lì ha avuto modo di esprimere una serie di teorie appartenenti alla propaganda russa di Putin. Ha accusato Zelensky di neonazismo, ha sostenuto che Hitler fosse ebreo e ha condannato gli ebrei stessi di antisemitismo. Una serie di bugie una dietro l’altra che non hanno fatto altro se non scatenare lo sdegno generale.

Nella serata di ieri, poi, è arrivato l’intervento di Mario Draghi, che non si è trattenuto dall’esprimere le proprie critiche. “In Italia c’è libertà di espressione, ognuno può esprimere le proprie opinioni liberamente. Il mio giudizio è che quello che ha detto Lavrov è aberrante e quanto ha detto su Hitler è stato osceno. Non era un’intervista, non c’è stato contraddittorio, non è molto professionale”. Queste sono state le sue parole.

La risposta di Mosca

Non si è placata la tempesta. Infatti, a seguito delle dichiarazioni di Draghi è arrivata la dura reazione di Mosca. A prendere la parola è stata Maria Zakharova, portavoce di Lavrov, che su Telegram ha scritto: “L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma dai giornalisti italiani“. Inoltre, ha puntualizzato: “Vorrei che i cittadini italiani sapessero la verità, perché i politici italiani stanno prendendo in giro il proprio pubblico”.

E ancora: “Riceviamo centinaia di richieste di interviste per Lavrov, ma i giornalisti italiani sono stati insistenti, dicendo che era importante mostrare tutti i punti di vista. Lavrov ha formulato risposte alle domande poste dal presentatore, noi non abbiamo apportato modifiche alle domande o alla versione finale dell’intervista”.

Le reazioni al caso Lavrov

La politica italiana è ora divisa sull’opportunità data da Mediaset all’esponente di Mosca di rilasciare un’intervista per una televisione europea. In particolare, viene discussa non solo la necessità di trasmettere l’intervista. Ma anche, e soprattutto, le modalità di conduzione di Giuseppe Brindisi, accusato di aver dato troppa libertà di parola a Lavrov senza contraddirlo nelle affermazioni più contestate.

Mediaset difende la propria scelta. Mauro Crippa, direttore generale Informazione Mediaset, ha detto: “Le deliranti affermazioni di Lavrov confermano la mancanza di volontà di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica. L’intervisto è un documento che fotografa la storia contemporanea”.

La questione verrà affrontata dal Copasir, il quale era già intervenuto in seguito alle polemiche suscitate dalle interviste di giornalisti russi in Rai e altre televisioni.

 

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Editor: Susanna Bosio

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