Caso Morisi: niente archiviazione, il caso non è chiuso
Caso Morisi: niente archiviazione, il caso non è chiuso – Oltre la pista del ricatto, si indaga ancora su Morisi per le condizioni di uno dei due rom dopo l’uso di droga a Belfiore
Il caso Luca Morisi non è chiuso: al momento, l’archiviazione è lontana. In effetti, se per il leader della Lega Matteo Salvini si è trattato di un fatto non rilevante dal punto di vista penale, dopo l’ipotesi del ricatto ai danni dell’indagato, adesso sono al vaglio altre piste sulla vicenda in cui è coinvolto l’ex guru dei social della Lega.
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Perché il caso Morisi non è chiuso? L’interrogatorio non è ancora fissato
Perché il caso di Luca Morisi non è stato chiuso e archiviato? Nella fattispecie, il caso di Luca Morisi sarebbe ben più di una storia di puro voyeurismo di cui scusarsi. Per esempio:
Morisi potrebbe non aver spacciato la droga, viste le modiche quantità rinvenute. Ma ha davvero fatto uso di droga “in compagnia” e offerto la droga ai due ragazzi rom, Alexander e Petr? In questo secondo caso, Morisi potrebbe avere dei problemi con la giustizia, perché, stando ai recenti sviluppi sul caso, è emerso che uno dei due ragazzi, Petr, sarebbe stato molto male dopo il consumo di cocaina e Ghb (“la droga dello stupro“) e sarebbe persino finito il ospedale.
Dall’altra parte, su Luca Morisi non è esclusa l’ipotesi del ricatto. Ma al momento, l’interrogatorio non è ancora fissato. Come ha dichiarato la procuratrice capo di Verona, Angela Barbaglio:
“È prematuro parlare di archiviazione, il pm a cui è stato affidato il fascicolo sta conducendo altri accertamenti. Ogni ipotesi, compresa quella che vede Morisi vittima di un possibile ricatto dei due escort romeni, è al vaglio.”
La chiamata al Viminale e le dimissioni getterebbero luce sul caso Morisi
In effetti, dopo la notte del 14 agosto a Belfiore, in provincia di Verona, presso il Viminale sarebbe scoppiata una certa allerta nei confronti di Morisi. Infatti, da una parte Morisi si è dimesso dalla carica e, dall’altra, al Viminale sarebbero arrivate alcune telefonate finalizzate a scoprire qualcosa sulla posizione dello spin doctor di Salvini, Morisi.
Le parole di Salvini
Salvini stesso, ospite di una puntata di Oggi è un altro giorno su Rai 1, aveva chiarito il proprio punto di vista in merito alla questione del caso Luca Morisi: “chi vende droga vende morte”. Il leader della Lega aveva detto:
“Chi vende droga, soprattutto ai ragazzi, deve andare in galera perché vende morte. E io finché campo mi opporrò a uno Stato che pensa di legalizzare e liberalizzare le droghe. Poi se uno sbaglia risponderà a se stesso.”
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