Celine primavera estate 2020
Moda

Celine primavera estate 2020 e gli anni settanta

La ribellione degli anni Settanta torna in auge in passerella. Il decennio delle contestazioni visto da Hedi Slimane per Celine primavera estate 2020

La moda si appella alla ribellione. Sembrerebbe la sintesi delle passerelle. Da New York a Parigi, il ritorni all’austerità appare essenziale. Lo è anche per la collezione Celine primavera estate 2020 firmata da Hedi Slimane.

Ma cosa accadde negli anni Settanta di così importante tanto da spingere le case di moda a dare una nuova chiave di lettura al costume dell’epoca?

Sono passati quasi cinquant’anni da quando, nel mondo, si riforma il movimento femminista.

Il nome ricorrente nelle cronache nere è quello della giornalista Ulrike Meinhof, al comando della Frazione Armata Rossa, che si rese protagonista di alcune rapine e attentati in Germania.

Ma il 1979 è l’anno in cui la donna, che aspira a raggiungere il potere, trova in Margareth Thatcher una figura di riferimento.

La lady di ferro vince le elezioni e risana i problemi economici che da decenni minacciano la stabilità della Gran Bretagna.

L’instabilità politica (guerra in Vietnam e la crisi del petrolio del 1972-73) si ripercuote anche sull’abbigliamento. Hot-pants, retro-Kitsch e spunti punk rigettano il buon gusto determinando, così, una sorta di disapprovazione sociale.

Ma i nomi altisonanti della Couture francese come Yves Saint Laurent (di cui Hedi è stato direttore creativo), Marc Bohan, Karl Lagerfeld e Pierre Cardin restituiscono il glamour opportuno alla moda.

Ma gli anni Settanta furono anche un periodo della consapevolezza con il rinnovo del favore ai capi in fibre naturali come il cotone e la lana.

Stagione che si è ripresentata di recente e che oggi trova i favore dei brand all’unanimità.

Celine spring/summer 2020, Hedi Slimane trova la sua dimensione

Il debutto di Hedi Slimane in Celine fu un vero disastro. Lo stilista francese rimane ancorato alla cifra stilistica di Saint Laurent realizzando una collezione priva d’identità.

A differenza delle passate presentazioni, però, con la collezione spring/summer 2020 Slimane ribalta le critiche a sfavore smosse a suo tempo.

Il defilé convince perché privo di unità creativa. Diverse sono, infatti, le tendenze fatte sfilare in passerella con capi streetwear ed evening dress per vestire la donna all day.

Il jeans è il capo cult della primavera/estate 2020 declinato su jeans a zampa, gonne a balza ricavata da scarti di denim e giacca cinque tasche.

Abiti Seventies la sera. Sono stampati, midi, eleganti, freschi. Si indossano con stivali in camoscio o pelle (proprio come negli anni Settanta). E chissà che il look Celine non venga completato con qualche goccia del nuovo (e primo) profumo della griffe firmato proprio da Slimane che verrà lanciato a breve.

 

 

 

 

 

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