Champions League: 70 anni di storia del trofeo più importante dell’Europa calcistica
Champions League, una storia europea. L’edizione corrente della Champions League compie ben 70 anni d’età. Un torneo che nel tempo si è modificato sia nel format che nel come e che con questa nuova edizione porterà un format tutto nuovo.
Se agli inizi vi partecipavano solamente le squadre vincitrici dei rispettivi campionati, oggi possono parteciparvi anche le quarte classificate nei campionati nazionali con il ranking più alto. L’intuizione del calciatore poi giornalista Gabriel Hanot, ritenuta originariamente irrealistica, si è alla fine rivelata vincente. Ripercorriamo dunque le tappe principali di questo trofeo.
Champions league, Le origini, i primi successi e le prime vittorie italiane
In precedenza, vi erano stati dei campionati per club ma senza abbracciare interamente il Vecchio Continente, come la Coppa dell’Europa Centrale, o Coppa Mitropa, e la Coppa Grasshoppers. Come accennato prima, a lanciare l’idea di un campionato europeo per club fu il sig. Gabriel Hanot, ex giocatore e firma de L’Equipe. In un primo momento, l’idea fu respinta da FIFA e UEFA.
La seconda federazione in particolare temeva che questo format potesse oscurare la sua proposta di un campionato europeo per Nazionali sul modello di quello Mondiale. Si giunse dunque ad un compromesso: erano ammessi solo i club vincitori nei rispettivi campionati, in modo da utilizzare subito la formula dell’eliminazione diretta. Da qui il nome di Coppa dei Campioni.
Nei primi anni l’albo d’oro è un monologo spagnolo. Il Real Madrid, che all’epoca vantava fuoriclasse come Di Stefano, Puskas e Gento, vinse tutte e cinque le prime edizioni. In questo periodo arrivarono in finale anche due finaliste italiane, Fiorentina e Milan.
La prima vittoria italiana arriva però nel 1963, quando i rossoneri sconfissero il Benfica di Eusebio, vincitore nei due anni precedenti. Gli anni sessanta videro spesso le italiane in finale. Dopo il Milan, fu il turno della Grande Inter (1964, 1965) ma perde quella del ’67 contro il Celtic di Glasgow. Il decennio 1960 si conclude con la seconda coppa per il Milan.
Gli anni ’70: l’Ajax del calcio totale, il Bayern di Beckenbauer e Muller e le inglesi
Gli anni ’70 e sono anni di transizione, in cui il pallone si trasforma in una vera e propria industria. Ormai il calcio è lo sport più popolare in Europa e gli stadi sono ovunque pieni.
Ciò scatena tuttavia l’emergere di frange violente di tifosi. E’ il caso degli hooligans inglesi, che in quegli anni si spostano spesso nel Vecchio Continente, provocando disordini negli stadi. Del resto, in questo periodo diversi club di Sua Maestà alzano il trofeo come Liverpool e Nottingham Forest. La seconda in particolare vince due edizioni consecutive (1979, 1980), realizzando così un vero e proprio miracolo calcistico.
Questo è anche il periodo in cui Germania e Olanda annoverano club tra i più forti di sempre. L’Ajax in particolare è ricordato come uno degli squadroni sportivamente e tatticamente più bravi grazie a fuoriclasse come Johann Crujiff, vincitore di ben tre edizioni consecutive con i Lanceri (1971, 1972, 1973), oltre a tre Palloni d’oro. L’altra squadra a contendergli il titolo è il Bayern Monaco con i Roth, Beckenbauer e Muller, che vince i 3 titoli successivi (1974, 1975, 1976).
Gli anni ’80: la tragedia dell’Heysel e “l’esilio” dei club inglesi
Negli anni ’80 l’albo d’oro della coppa dei campioni vede comparire il nome di nuove squadre: Aston Villa, Amburgo, Porto, Steaua Bucarest, PSV Eindhoven, Juventus, si alternano a club già affermati come Liverpool. Il problema degli hooligans però persiste. I Reds in particolare portano al loro interno una delle frange più violente del Regno Unito e lo testimonia la finale del 29 maggio 1985.
Allo stadio Heysel di Bruxelles prima del fischio d’inizio, gli ultras inglesi abbattono una barriera, uccidendo ben 39 tifosi bianconeri accorsi a vedere la Vecchia Signora in finale. Malgrado l’incontro abbia avuto comunque luogo, questo fatto segnò l’anno zero per la sicurezza degli stadi nel Vecchio Continente. Onde evitare il ripetersi di fatti come questo, la UEFA decise di escludere i club inglesi da tutte le coppe europee a tempo indeterminato (alla fine restarono “in esilio” per cinque lunghi anni).
Tra i due millenni: le italiane protagoniste e l’allargamento del format
Gli anni ’90 coincidono con la definitiva trasformazione del calcio come tutti lo vedono oggi. La Coppa dei Campioni è ormai il trofeo più ambito in Europa. Si apre dunque all’allargamento anche a squadre non vincitrici del torneo, che nel 1992 cambia il nome attualmente in uso.
In questi anni i club italiani, a parte alcune parentesi come Manchester United e Real Madrid, sono spesso finaliste: Milan, Juventus e Sampdoria portano in alto il calcio del Belpaese, che nel 1993 sale al 1° posto nel ranking FIFA.
Nel 2003 il calcio italiano a livello internazionale raggiunge il suo apice. La finale di Champions League è infatti tutta italiana, con Milan e Juventus a contendersi il titolo. Il primo decennio del 2000 somiglia molto agli anni’60 poiché sono le milanesi a giocarsi spesso la finale. Il Milan per ben tre volte in 5 anni (2003, 2005 e 2007) e l’Inter (2010). I nerazzurri, in particolare, tornano a vincere un trofeo dopo oltre 40 anni dall’ultima volta.
Anni 2010: il dominio spagnolo
Gli anni successivi vedono un ritorno delle squadre spagnole di prepotenza. La Nazionale Roja, composta da grandi fuoriclasse come Sergio Ramos, Iniesta, Xavi, Pedro, Casillas, D. Villa e altri domina anche in Europa. Real Madrid e Barcellona infatti sono spesso finaliste e vincitrici della coppa delle grandi orecchie, grazie ai rispettivi Cristiano Ronaldo e Leo Messi.
Non mancano comunque anche grandi ritorni, come Bayern Monaco (2013, 2020), Liverpool (2019) e la prima volta per il Manchester City (2022). Ci sono poi altri miracoli come il Chelsea (2012), che vince in casa del club bavarese, beffandolo ai calci di rigore. Le paure della Superlega e le conseguenze economiche post-pandemia stanno portando la UEFA a rivedere nuovamente il torneo che vedrà in questa edizione la sua nuova veste.
Conclusione: La Champions League ha compiuto quest’anno 70 anni. Dalla Coppa dei Campioni al nome attuale, ripercorriamo la sua storia intensa.
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