Angelo Mangiarotti
Design

Chi è Angelo Mangiarotti, uno dei protagonisti del design italiano

Angelo Mangiarotti, chi era uno dei grandi architetti del 900 italiano?

Ieri 28 ottobre 2021, Artcurial ha organizzato un’asta dedicata al design italiano, tra i suoi protagonisti Angelo Mangiarotti. Scopriamo insieme qualcosa di più sul grande artista eclettico vincitore del compasso d’oro alla carriera nel 1994 e punta di diamante  dell’asta che si è svolta ieri a Parigi.

La vita di Mangiarotti.

In un freddo febbraio del 1921 Angelo Mangiarotti viene alla lue a Milano. Qui nella sua città natale inizia gli studi di Architettura al Politecnico e inizia a collaborare con la Triennale. Dopo un breve periodo negli Stati Uniti torna nel capoluogo lombardo che gli aveva dato i natali e qui apre il suo primo studio. È il 1955 e l’artista è già entrato in contatto con personalità del calibro di Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Mies van der Rohe.

Gli anni 60 sono il momento in cui Angelo decide di dare una svolta alla sua carriera di architetto. Si avvicina al settore delle automobili e diventa consulente dell’Alfa Romeo, ma la consulenza non gli basta. Si appassiona sempre di più a questo ambiente e inizia a studiare una galleria del vento per la verifica del coefficiente di penetrazione aerodinamica.

L’attività progettuale è accompagnata da quella didattica : dall’Università di Adelaide in Australia, alla Facoltà di Architettura di Firenze per arrivare fino ai banchi che l’avevano ospitato da ragazzo. Diventa docente di Disegno industriale al Politecnico, che nel 2002 gli conferirà una laurea ad honorem. Oltre a tutto ciò, Angelo Mangiarotti è noto per essere stato uno dei fondatori dell’ADI – Associazione per il Disegno Indusriale.

Le opere più famose di Angelo Mangiarotti.

Mangiarotti è sicuramente un artista eclettico : dal disegno industriale, all’architettura, all’urbanistica.Vi sarà capitato più volte di scorrazzare tra le sue opere. Non mi riferisco  a quelle che guardano al disegno industriale, ma alle numerose infrastrutture che ha realizzato per la sua città natale. Sto parlando di alcune stazioni del passante ferroviario, come ad esempio la stazione di porta Venezia (realizzata nel 1992) o quella di Rogoredo.

Passeggiando per Milano poi è possibile imbattersi nella nota Casa a tre cilindri, edificio residenziale costruito all’inizio degli anni ‘60. La particolarità della casa, che si trova in zona San Siro, è quella di essere letteralmente costruita a forma di cilindro, inconsueta per un edificio. La pianta consta di tre elementi cilindrici a torre, ognuno di tre piani, un appartamento per piano. Alla sommità sono ospitate tre terrazze-giardino.

Angelo mangiarotti
Casa a cilindro

Tra gli oggetti di disegno industriale più famosi sicuramente è impossibile non citare la sua sedia 59, e le lampade Lesbo e Saffo, realizzate in vetro soffiato per l’azienda italiana Artemide, simboli del design Made in Italy degli anni ‘70. Le lampade sono formate da una base in metallo lucidato o cromato e da un diffusore realizzato in un solo elemento di vetro di Murano soffiato a bocca.

Altri prodotti celebri sono quelli creati per Agape, come sedia Tre3 o  il tavolo Quattrotto, oltre che la famiglia di lavabi in pietra o marmo o i tavoli Eros ed Eccentrico, in marmo di Carrara. Altra celebre collaborazione fu quella con Zanotta, che diede vita alla poltrona IN 301 del 1968; uno degli oggetti più rilevanti del disegno industriale italiano e ancora oggi presente nella collezione permanente del Triennale Design Museum.

Angelo Mangiarotti
Poltrona in 301

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