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Chi è davvero Dalia Rivolta, la figlia d’arte torinese che ha conquistato il grembiule di Masterchef 11?

Dalia Rivolta, “la vichinga” di Masterchef 11: ecco chi è davvero l’aspirante chef torinese – Biografia, padre, carriera e vita privata

Tra i 20 concorrenti che hanno ricevuto l’iconico grembiule bianco di Masterchef 11, in pochi si sono distinti per competenza e carisma come Dalia Rivolta, la torinese che ha conquistato i giudici con i suoi piatti e la sua storia.

Torinese, figlia di uno chef stellato, soprannominata “la vichinga” per la sua forza e la sua tenacia, Dalia – reduce di una vita passata a viaggiare e a scoprire nuovi orizzonti – è ora approdata nella cucina di Masterchef 11. E, a giudicare dai suoi piatti, non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua postazione tanto presto.

Ma chi è davvero davvero Dalia Rivolta, cosa si nasconde sotto il suo grembiule di Masterchef? Scoprilo qui, insieme a tutte le curiosità su uno dei più promettenti concorrenti di Masterchef 11.

Dalia Rivolta, da cosmopolita a concorrente di Masterchef 11: la storia de “la vichinga”

I fan di Masterchef 11 la conoscono semplicemente come Dalia, la “vichinga” che compensa la sua scarsa loquacità con carisma, competenza e grandissimi piatti. Dietro al personaggio creato sugli schermi di SkyUno, però, si cela Dalia Rivolta, 30 anni, assistente commerciale torinese, con il sogno della cucina nel cassetto. 

Il suo soprannome è retaggio dei suoi anni scolastici, quando veniva additata come “la vichinga” perché più alta e forte delle sue compagne di classe. Diventata adulta, Dalia non ha perso quella forza, anzi. Appassionata di sport estremi e avventure adrenaliniche, infatti, Dalia Rivolta non è certo una persona facile da spezzare: lo ha dimostrato anche a Masterchef, fin dal suo primo Live Cooking. 

 

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Nata a Torino sotto il segno dei Gemelli, ha infatti temprato il suo carattere forte per tutta la sua adolescenza, mettendosi continuamente alla prova.

La concorrente di Masterchef 11, infatti, ha lasciato il nido a soli 16 anni. Scappando da una delusione sentimentale (la sua fidanzata l’aveva tradita con la sua migliore amica), ha così iniziato una lunga fase di pellegrinaggio, che l’ha portata a viaggiare in tutto il mondo in cerca di nuovi sapori, culture e tradizioni. 

Come spesso accade, però, il suo viaggio non ha fatto altro che riavvicinarla alle sue origini. Tornata a Torino, dove vive attualmente insieme al suo gatto Sebastiano Romeo Titou, ha capito che la cucina era la sua vera vocazione.

«Mi sono resa conto con le mie esperienze e con i miei viaggi, che la cucina è un qualcosa di irrinunciabile», ha infatti confidato Dalia ai giudici di Masterchef. «Quando sono in cucina ho una sensazione di benessere forte».

 

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 figlia d’arte livello Michelin: il padre e l’eredità di un ristorante stellato

Chi crede nell’ereditarietà del talento, penserà che per Rivolta l’alta cucina sia un vero e proprio retaggio familiare. Come lei stessa ha raccontato ai Live Cooking, infatti,  è figlia d’arte: suo padre, Silvio Rivolta, è stato uno dei primissimi chef italiani a ricevere la Stella Michelin.

Lui e la madre, Diana De Benedetti, nel 1988 fondarono il ristorante Bontan, a San Mauro Torinese. Il locale ottenne la stella dalla guida Michelin due anni dopo, dopo aver ospitato alcune delle promesse dell’alta cucina dietro i suoi fornelli (da Davide Scabin a Antonio Chiodi Latini e Alfredo Russo). 

Sebbene abbia rifiutato per anni di seguire le orme paterne, preferendo il calcio o il tennis alla cucina, dopo la scomparsa del padre Dalia ha deciso di abbracciare l’attività di famiglia. «Sicuramente mia figlia la curiosità legata al mondo della cucina la possiede sin da piccola», ha dichiarato la madre di Dalia a La Stampa. «Mio marito però non l’ha mai vista cucinare nemmeno un uovo al burro: all’epoca era troppo impegnata nello sport. Era però molto legata a suo padre e penso che abbia voluto vedere cosa aveva nel sangue e cosa era in grado di realizzare con le sue mani».

 

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Per Dalia, dunque, Masterchef 11 non è che l’ennesima sfida in cui tuffarsi. E, fin dal suo piatto d’esordio – “5 maggio” – Rivolta si è dimostrata degna figlia di suo padre. È d’accordo chef Giorgio Locatelli: «Per me, puoi riaccendere la stella di tuo padre».

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Editor: Valentina Baraldi

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