Marsha P. Johnson
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Chi era Marsha P. Johnson? – il Doodle di Google

Google dedica un Doodle a Marsha P. Johnson, ma di chi si tratta?

Sicuramente non sarà passato inosservato che per oggi Google ha cambiato la propria icona. Il Doodle di oggi ricorda Marsha P Johnson, un pioniere del movimento LGBTQ+. Si tratta di un attivista statunitense che si è definito drag queen.

Marsha P. Johnson è nato il 24 agosto del 1945 in New Jersey. Dopo il diploma si è trasferito in un quartiere di New York culturalmente caratterizzato per la presenza di una comunità LGBTQ+. Qui cambia il suo nome da Malcolm Michaels Jr. al nome con il quale lo conosciamo noi oggi. La lettera P. tra il nome e il cognome sta per ‘Pay It No Mind’, la risposta che dava quando gli veniva chiesto il suo genere.

Marsha e la partecipazione al movimento per i diritti LGBT

La Johnson diventa una figura fondamentale a seguito dei raid della polizia nei bar del Gay Village Stonewall Inn nel giugno del 1969. Guida infatti una serie di rivolte per protestare contro la polizia e successivamente nasce il Gay Liberation Front, fondato da Craig Rodwell e Brenda Howardnel. GLF è il movimento che organizza le prime parate del Gay Pride nel 1970.

Marsha fonda poi con la sua amica Sylvia Rivera il collettivo Star House che sostiene i transgender e genderqueer senzatetto.

 La morte di Marsha P. Johnson

Marsha muore improvvisamente a 46 anni nel 1992. La morte è stata archiviata come suicidio anche se non tutti ne sono convinti. Il suo corpo viene ritrovato senza vita nel fiume Hudson. Solo nel 2012 Mariah Lopez è riuscita a far riaprire il caso.

Il mistero intorno alla morte di Marsha ha fatto si che venisse sempre di più riconosciuta come icona del movimento LGBT+. Il suo contributo è stato così importante che nel 2019 New York City ha deciso di creare i primi monumenti in onore di transgender dedicate a Marsha e Rivera.

Marsha e Andy Warhol

Marsha P Johnson ha ispirato Andy Warhol nel 1975 nel portfolio intitolato ‘Ladies and Gentleman’.

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