Dizionario Opera

Chi soffre speri

è la prima commedia musicale con introduzione di scene e personaggi comici di cui ci sia pervenuta la partitura; la stesura originaria del 1637

Chi soffre speri nella versione del 1639 è la prima commedia musicale con introduzione di scene e personaggi comici di cui ci sia pervenuta la partitura; la stesura originaria del 1637, ormai perduta, differiva per alcune scene e per gli intermedi. Composta in collaborazione con Mazzocchi, è anche la prima opera prodotta da Marazzoli per il cardinale Antonio Barberini.

Egisto, gentiluomo ridotto in miseria, è amante non corrisposto di Alvida, giovane vedova. Per provare il suo affetto, Alvida chiede al giovane di sacrificare quanto ha di più caro: egli dovrà distruggere una torre, sua unica eredità, e uccidere di un falcone cui è particolarmente affezionato. Egisto accontenta l’amata che, di fronte a tale tenacia di sentimenti, cede finalmente al suo amore.

La felicità dei due giovani

La felicità dei due giovani è coronata ulteriormente dal duplice ritrovamento di rari gioielli tra le rovine della torre bruciata e di un eliotropio, che il falcone aveva ingerito, il cui potere terapeutico potrà guarire il figlioletto malato di Alvida. Su questa trama principale si intreccia l’episodio di Lucinda, amante non corrisposta di Egisto; solo dopo un tentato suicidio si scoprirà che Lucinda è sorella di quest’ultimo. Intorno a questi personaggi agiscono i numerosi confidenti, gli amici e, soprattutto, i domestici di Egisto, Coviello e Zanni, sempre alle prese con i morsi della fame e costantemente preoccupati di soddisfare il loro appetito senza lavorare.

Chi soffre speri Il pregevole testo poetico di Rospigliosi

Il pregevole testo poetico di Rospigliosi si articola in diversi piani narrativi: allo stile aulico della vicenda principale, stemperato talvolta nella pacata semplicità delle scene pastorali, si contrappone la colorita vivacità dei dialetti bergamasco e napoletano, parlati rispettivamente dalle maschere Zanni e Coviello, protagonisti di gustose scenette da commedia dell’arte, collocate specialmente negli intermedi. Nel primo intermedio, durante un certame poetico, il toccante patetismo della lirica amorosa viene contraffatto in divertenti parodie (“O tu che m’haie lo pietto spertusato”, Coviello; “El to bel viso par iust’una rocca”, Zanni).

Di notevole realismo descrittivo è il secondo intermedio, ‘la Fiera di Farfa’, in cui il vociare concitato della gente e dei compratori mescolato ai richiami dei venditori ambulanti e degli imbonitori crea un quadro di vita quotidiana reso ancora più vivido dalla coreografia e dalla scenografia di Gian Lorenzo Bernini («et in particolare fu rappresentata una fiera col concorso di varie genti anche in carozza et a cavallo con conversatione per accidente nato in un ballo e questione con spade di filo e prospettive di distanza lontanissima illuminate da un sole che col suo giro a poco a poco va»).

A eccezione del prologo

A eccezione del prologo, è totalmente assente l’elemento allegorico sovrannaturale; tutti i personaggi sono autentici, così come reali sono le situazioni e gli stati d’animo. La musica si dipana liberamente sul testo poetico nella flessibilità di uno stile recitativo facilmente adattabile alle differenti caratterizzazioni dei personaggi, intercalato a tratti da forme chiuse, in specie duetti, data la considerevole presenza di dialoghi. In quest’opera, in particolare, comincia a definirsi una drammaturgia caratterizzata da scene dai contorni abbastanza definiti, mentre gli episodi corali e danzati appaiono per lo più nel corso dei tre intermedi.

Type:

(L’Egisto ovvero Chi soffre speri) Commedia in musica in un prologo e tre atti

Author:

Virgilio Mazzocchi (1597-1646) e Marco Marazzoli (ca. 1602-1662)

Subject:

libretto di Giulio Rospigliosi, da Boccaccio

First:

Roma, Palazzo Barberini, 12 febbraio 1637 (seconda versione: Roma, Teatro Barberini, 27 febbraio 163

Cast:

Egisto, amante di Alvida (S); Silvano, suo anziano amico (B); Coviello (T), Zanni (T), servi di Egisto; Moschino, suo paggio (S); Eurilla (S); Silvia (S); Colello, figlio di Coviello (S); Fritellino, figlio di Zanni (S); Lucinda, nei panni di Armindo, ser

Signature:

m.v.

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