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Chiara Ferragni fuori dal Cda di Tod’s: “ha perso i requisiti di indipendenza”

Chiara Ferragni fa una pubblicità ed esce dal Cda di Tod’s: “persi i requisiti d’indipendenza”

L’influencer Chiara Ferragni esce dal Cda di Tod’s come membro indipendente perché è stata retribuita dalla stessa società per “una prestazione occasionale di servizi pubblicitari” e quindi vengono meno i “requisiti d’indipendenza”. Rimane comunque nel board della società marchigiana.

Chiara Ferragni  e Tod’s

In una nota della società si legge che il cda di Tod’s  ha”preso atto della dichiarazione resa dal consigliere Chiara Ferragni in ordine al venire meno, in capo alla stessa, dei requisiti per poter essere qualificata indipendente ai sensi dell’art. 148 del Tuf e dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance, in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della Società – resa previo parere del Comitato Opc -, e non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione”. Il cda, si legge ancora, “ha conseguentemente effettuato le verifiche di propria competenza, e appurato il venir meno del requisito di indipendenza in capo a Chiara Ferragni, la quale non è membro di alcun comitato endoconsiliare”.

La potente influencer da 28 milioni di follower su Instagram era stata scelta da Diego della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo, nella primavera del 2021 per fare parte del consiglio di amministrazione di Tod’s. La scelta era stata motivata dallo stesso Della Valle all’indomani dell’annuncia del 9 aprile. “La sua conoscenza del mondo dei giovani sarà sicuramente preziosa. Inoltre, insieme, cercheremo di costruire progetti solidali e di sostegno per chi ha più bisogno”.

Tod’s e la Borsa

Poco dopo la nomina, il titolo e volato passando da 28,18 euro del 1° aprile 2021 ai 39,32 del 23 aprile con il record annuale di  63,85 euro di giugno. I ricavi della società sono saliti del 17,4%, a 467,5 milioni di euro, ritornando di fatto ai livelli pre pandemia. “Grazie all’andamento dei ricavi, il semestre ha registrato un miglioramento anche nella redditività operativa. Siamo soddisfatti di questi risultati, che confermano l’apprezzamento per l’eccellente reputazione dei nostri marchi e per l’alta qualità dei nostri prodotti: peraltro guardiamo con attenzione l’andamento dei mercati internazionali, attualmente difficili e ricchi di incognite, sia sotto il profilo economico che geo-politico”, ha commentato Della Valle.

Ciononostante, Della Valle ha deciso di lanciare un’opa (operazione pubblica di acquisto) su Tod’s per ritirarla dalla Borsa, allo stesso prezzo del collocamento di due anni fa, ovvero 40 euro per azione circa. Secondo il patron il cosiddetto “delisting” agevola il perseguimento degli obiettivi di sviluppo e promozione del brand. Non l’unica realtà italiana a scegliere l’uscita dalla Borsa italiana, anche i Benetton e gli Agnelli hanno optato per questa scelta.

La mossa di marketing di far entrare la Ferragni nel Cda come membro indipendente per rilanciare il brand forse non ha pagato. Una pubblicità con l’influencer forse è una scelta migliore.

 

 

Foto di copertina: Ansa

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