Dizionario Arte

chiarismo

Movimento pittorico italiano. Nato in ambito milanese intorno al 1930, deriva il suo nome da una definizione del critico Leonardo Borgese, che in una recensione del 1935 coglieva in alcuni giovani artisti la predilezione per una pittura chiara, quasi tendente al bianco.
Ne furono protagonisti Angelo del Bon, Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni, Adriano Spilinbergo, Cristoforo De Amicis, che, influenzati dal critico Edaordo Persico e stimolati dalla ricerca di Renato Birolli, artista sotto alcuni aspetti a loro vicino, si opposero a quanto portato avanti dal movimento di Novecento, definendo un nuovo stile caratterizzato dallo schiarirsi della tavolozza e dall’uso del colore e del disegno in funzione antiplastica. Anche per quanto riguarda i soggetti si allontanarono da quelli più cari al filone novecentista delineando figure riprese dalla realtà quotidiana, che sembrano spesso trasposte in una dimensione silenziosa e sospesa (De Rocchi, Donna che si pettina, 1932, collezione Pier Rosa De Rocchi, Milano). Alcuni rappresentanti si confrontarono anche con la pittura monumentale: Del Bon realizzò un affresco per la “Villa-studio per un artista” progettata da Figini e Pollini in occasione della V Triennale milanese e Spilinbergo venne chiamato da Giuseppe Pagano per decorare una sala dell’Università Bocconi di Milano. Dal 1939 diventò punto d’incontro per i chiaristi e per i critici loro sostenitori la Galleria dell’Annunciata, aperta a Milano nello stesso anno da Bruno Grossetti.

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