Chloé: ecco perché Natacha Ramsay-Levi lascia la direzione creativa
Natacha Ramsay-Levi lascia Chloé. La stilista in cerca di “nuove opportunità”
La giovane Natacha Ramsay-Levi lascia la direzione creativa di Chloé dopo quattro anni dalla firma del contratto. Nuove opportunità per Natacha? Quello è l’auspicio. Il marchio del gruppo di lusso Richemont, ad ogni modo, non avrebbe fretta nel sostituirla.
Sotto la sua direzione, il team creativo ha comunque lavorato su un’estetica ben precisa e riconoscibile, forgiata su dettagli inequivocabili, attenti a narrare una feminilità ricca di spunti safari.
Ramsay-Levi entra a guidare la casa di moda nel 2017, succedendo a Clare Waight Keller, la stilista che ha infiammato intere stagioni della griffe, mandando in fibrillazione le clienti della Maison. Per questo motivo, il debutto di Natacha non fu semplice. Nel tempo, però, la stilista ha convinto i primi detrattori con collezioni sempre più personali e attente alle richieste delle estimatrici dell’etichetta. Forte, probabilmente, di un passato importante, accanto a Nicolas Ghesquière in Louis Vuitton e Balenciaga (Ramsay-Levi cura il ready-to-wear dei marchi prima citati) e ancor prima alla consulenza di Hermès e Acne Studios.
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Natacha Ramsay-Levi: le parole della stilista dopo l’addio alla maison
“Ho avuto il grande privilegio, con il sostegno dei team di Chloé, di esprimere la mia creatività, riorientando la maison sull’impegno di Gaby Aghion per la libertà intellettuale e per i valori fondamentali che ci uniscono tutti. Voglio ringraziare Chloé per questa opportunità” racconta la designer. “Negli ultimi mesi di turbolenze sanitarie, sociali ed economiche, ho pensato ai cambiamenti che voglio vedere nel nostro settore e a come allinearli meglio ai miei valori creativi, intellettuali e emotivi. È questa riflessione che mi fa considerare il mio futuro in modo diverso e il desiderio di perseguire nuove opportunità“.
Un estratto della voce Chloé estrapolato dalla nostra Enciclopedia della Moda di MAM-e.it
“Chloé è una casa francese d’alta moda pronta, creata da Jacques, Lenoir e Gabrielle Aghion nel 1952, e rivelatasi da allora e soprattutto nei tardi anni ’60-’70 come una palestra e un vivaio per alcuni fra i più celebri nomi dello stilismo.
I due fondatori hanno saputo rispondere alla nuova richiesta di un prêt-à-porter che non facesse rimpiangere l’alta moda. Chloé si è evoluta, attraverso l’apporto di stilisti diversi, ora isolati, ora in équipe, da Gérard Pipart a Graziella Fontana, da Christiane Bailly a Carlos Rodriguez.” Continua a leggere.
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