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Arte

Christie’s Picasso: in asta i ritratti di Marie-Thérèse e Jacqueline

Christie’s Picasso Auction: I ritratti di Marie-Thérèse Walter e Jacqueline Roque tra gli highlights della 20th Century Art Evening Sale. Le opere insieme potrebbe raggiungere 33 milioni. 

Marie-Thérèse Walter e Jacqueline Roque, due destini accomunati dalla stessa passione distruttiva per il pittore cubista Pablo Picasso, in asta il prossimo 23 marzo da Christie’s.

Artiste, modelle, ballerine, spagnole o russe. Tutte le donne che hanno incrociato il loro destino con quello del celebre pittore cubista e che per lui hanno visto le loro vite stravolte.

Dall’idillio dell’amore, tra le braccia del genio di Picasso, presto in una pozza di indifferenza dallo stesso uomo che le aveva così tanto amate, fino ad arrivare a compiere gesti estremi, incapaci di accettare il rifiuto negli occhi del grande Pablo Picasso. Questo è il caso di Marie-Thérèse e Jacqueline, morte entrambe suicide.

Dopo averle conosciute, infatti, l’artista spagnolo le corteggiava, le ammirava, poi le dipingeva centinaia di volte e da loro traeva ispirazione. Ma quando divenivano per lui solo inutili suppellettili, Picasso fuggiva, le tradiva e le lasciava.

 

Picasso e le sue donne

 

Christie’s Picasso Auction – le dame Marie-Thérèse e Jacqueline:

Due dei loro ritratti, provenienti dalla stessa collezione, saranno venduti all’Evening Sale di Christie’s, in live streaming da Londra il prossimo 23 marzo, per un totale che potrebbe raggiungere i 33 milioni di dollari (quindi 24 milioni di sterline).

Si tratta di Femme nue couchée au collier (Marie-Thérèse) e Femme assise dans un fauteuil noir (Jacqueline)acquistati dall’ultimo proprietario tra il 2014 e il 2015 a poco tempo di distanza.

 

Le stime secondo gli esperti di Christie’s:

Adesso, entrambi i ritratti tornano sul mercato con con una stima di £9.000.000-15.000.000 per Marie-Thérèse e £6.000.000-9.000.000 per Jacqueline.

Le stime iniziali della maison inglese sono però piuttosto lontane dai grandi record del grande pittore cubista. Infatti, il record detenuto da Picasso è Les femmes d’Alger, Version ‘O’ venduta alla cifra di 142.880.000 euro nel 2015.

Ma non è mai detta l’ultima parola. Infatti: «comprare all’asta significa semplicemente pagare un’opera più di quanto le persone in sala pensavano potesse valere» come afferma Thompson.

Le aspettative per i due ritratti, infatti, sono piuttosto alte. A questo proposito dichiare Keith Gill, la co-head delle vendite di Christie’s:

«La carriera di Picasso è spesso definita da quelle donne che hanno plasmato in modo così potente la sua produzione artistica, dai suoi sentimenti per le sue modelle che accendono la tela, impregnando la composizione con espressioni d’amore e affetto che provava per loro». Ed ancora «Entrambi immediatamente riconoscibili – Marie-Thérèse nella sua iconica posa reclinata e corona di capelli biondi, e Jacqueline con il suo profilo classico e gli occhi spalancati – i due dipinti riassumono l’iconografia che definisce queste due grandi muse».

Femme nue couchée au collier (Marie-Thérèse), 1932:

Come spiegano gli esperti di Christie’s, il 1932 è stato un anno cruciale per il successo di Picasso, con:

«una serie straordinariamente audace ed euforica di raffigurazioni eroticamente cariche della sua nuova musa». O anche «estaticamente erotiche».

Marie-Thérèse è infatti ritratta dal pittore distesa, addormentata, seducente su uno sfondo colorato.

Christie's Picasso
Femme nue couchée au collier (Marie-Thérèse), 1932

Femme assise dans un fauteuil noir (Jacqueline), 1962

Da Christie’s troviamo anche l’ultima moglie di Picasso, l’ultima grande musa: Jacqueline. È lei la femme assise ritratta nel 1962, in una posa così ricorrente nei dipinti dell’artista.

Proprio lo scorso ottobre, sempre da Christie’s, era stata venduta una Dora Maar per quasi £30 milioni. Ma come spiegano dalla maison di François Pinault:

«Jacqueline comanda indiscutibilmente la scena, la sua immagine investita di un senso di potere e autorità. Quelle sue mani appoggiate audacemente sulla sedia simile a un trono, la sua testa regalmente in bilico e gli occhi che vedono tutto dimostrano lo stato di schiavitù dell’artista rispetto alla nuova moglie».

 

Femme assise dans un fauteuil noir (Jacqueline), 1962

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