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Claudio Mandia, lo studente morto a New York: un sogno americano trasformato in incubo

La storia di Claudio Mandia, studente italiano morto a New York

Era andato negli Stati Uniti per studiare presso la EF Academy e seguire il suo sogno di diventare manager. Ma Claudio Mandia, lo studente italiano morto a New York, si è trovato all’interno di un vero e proprio incubo.

Sono molte le ombre sulla morte del ragazzo, avvenuta a poche ore dal suo 18esimo compleanno nella notte tra giovedì e venerdì scorso. La famiglia, che ora si è affidata a uno studio legale del New Jersey, ha accusato il college di aver riservato al figlio un trattamento “inimmaginabile” all’interno del campus.

Ecco una ricostruzione di quello che è successo.

Claudio Mandia: le ombre sullo studente morto a New York

Un clima di scambio culturale senza eguali, classi ristrette e rapporto quasi familiare tra studenti e personale. Campus da più di 39 ettari di terreno, a soli 45 minuti dalla città di New York. Era andato lì Claudio, giovane diciassettenne di Battipaglia (provincia di Salerno) alla ricerca del sogno americano in uno dei luoghi ideali per un futuro di successi. Una scuola che richiede tanto, ma apre infinte porte sul mondo.

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Tuttavia, spesso l’immaginario americano che la letteratura e il cinema ci regalano nasconde anche lati oscuri. Le notizie di questi giorni parlavano prima di un malore improvviso come causa della morte del ragazzo. Poi si è passati a qualcosa di più sinistro. Forse bullismo o soprusi da parte di altri studenti.

Si è venuti a sapere che Claudio era stato obbligato a rimanere in isolamento per tre giorni. Infatti, il college gli aveva contestato di aver copiato in un compito propedeutico all’esame di maturità che avrebbe dovuto conseguire la prossima estate. Poi, le minacce di espulsione e quindi la possibilità di perdere quel prestigiosissimo diploma. Secondo i media, tutto ciò starebbe aprendo la pista di un possibile suicidio.

Solo l’autopsia fornirà delle informazioni decisive. Nel frattempo, sono iniziate le indagini da parte degli inquirenti all’interno del college e tra gli studenti che per ultimi hanno visto Claudio.

Una storia da incubo quella di Claudio Mandia, studente morto a New York

Claudio era un ragazzo solare e vivace, popolarissimo tra studenti e insegnanti. Durante la fase più dura del lockdown, infatti, aveva fatto arrivare dall’azienda di famiglia un grandissimo numero di pizze surgelate che poi erano state cotte e distribuite a tutto il campus.

In questi giorni, la polizia ha sentito i compagni di Claudio. L’accademia ha assicurato piena collaborazione e di fronte alle accuse della famiglia del ragazzo ha comunicato: “La sicurezza della nostra comunità è sempre in cima alle nostre priorità. Abbiamo procedure molto forti per la salute e il benessere dei giovani che sono lontani dai loro paesi d’origine. Ci siamo offerti per supportare la famiglia di Claudio”.

Eppure, in quei tre giorni di isolamento a cui il ragazzo è stato costretto, Claudio dev’essersi sentito come un criminale. Escluso da tutti, diviso in un altro edificio, con i pasti lasciati fuori dalla porta della sua camera. Probabilmente le accuse degli avvocati della famiglia faranno leva sulla trascuratezza della sua salute psicologica.

 

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Editor: Susanna Bosio

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