Cocorico
Spettacolo,  Arte

Cocorico di Riccione diventa museo: al via il crowdfunding

Cocorico, la discoteca di Riccione punta alla riapertura con un nuovo progetto: previsto anche un museo

Chiuso ormai da due anni, il Cocorico, nota discoteca di Riccione, potrebbe inaspettatamente riaprire i battenti. Enrico Galli, imprenditore proprietario dell’immobile, annuncia l’apertura di una campagna di crowdfunding per finanziare l’ambizioso progetto. Ci saranno ancora i concerti, ma anche il MUDI, il nuovo “museo discocratico”, il primo ospitato da una discoteca. Per i sostenitori, la possibilità di incidere il proprio nome sulla nuova “Wall of Fame”. La riapertura dovrà comunque attendere “la possibilità di riaprire le discoteche al chiuso”.

Il Cocorico, dalla fama all’oblio

Tutti gli amanti della musica techno hanno sentito nominare almeno una volta il Cocoricò, storica discoteca di Riccione e fra le più famose al mondo, che negli anni ha ospitato DJ del calibro di Skrillex, Avicii e Martin Garrix. La piramide simbolo del locale, purtroppo, è ormai spenta da quasi due anni. Dopo numerose polemiche per i presunti giri di sostanze stupefacenti, l’attività è fallita ufficialmente nell’estate 2019. L’attuale gestore dell’immobile, Enrico Galli, nome noto nell’ambiente della vita notturna romagnola, aveva promesso l’anno scorso una ripartenza in tempi rapidi. La pandemia di Covid e le restrizioni conseguenti hanno smorzato l’iniziale entusiasmo, ma qualcosa si sta finalmente muovendo.

Logo del Cocoricò

 

Il Cocorico riapre? Inizia la campagna di Crowdfunding

È recente la notizia di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, indetta dalla gestione per sostenere la riapertura del locale. Chi interessato può finanziare il progetto con la propria quota, ricevendo in cambio gadget come T-shirt e vinili brandizzati. C’è perfino un omaggio a La Fabbrica di Cioccolato, con la possibilità di acquistare tavolette di cioccolato e trovare all’interno, con un po’ di fortuna, un golden ticket che garantirebbe l’ingresso a vita nella discoteca. Per arrivare fino alla chance di incidere il proprio nome sulla “Wall of Fame” del nuovo Cocorico. Galli afferma che il tetto da raggiungere è di 400mila euro, che sarebbero di fondamentale aiuto per un settore in grande difficoltà:

Gli aiuti dello Stato non sono stati sufficienti e la strada della raccolta fondi è un’idea per superare questo vuoto.

Immagine promozionale della campagna

Il progetto del MUDI

L’altra grande novità è che il nuovo Cocoricò non sarà solamente una discoteca, ma avrà anche funzioni espositive. I gestori hanno, infatti, annunciato il “Museo Discocratico” (MUDI), un progetto che manifesta l’intenzione di aprirsi al panorama artistico italiano. Sotto la piramide, come affermato dal futuro direttore, Mike Pagliarulo, sarà possibile vedere diversi tipi di opere, dalla video arte fino a performance, sculture e fotografie. Una progettualità assolutamente in linea con i valori della nota discoteca, da sempre aperta a sperimentazioni e contaminazioni. In passato, è stata più volte accostata a teatro e movimenti culturali, così come alla moda, ospitando eventi di Jaean Paul Gaultier e Moschino.

Dunque cresce l‘attesa per il nuovo Cocorico. Tuttavia, si dovrà attendere almeno la riapertura delle discoteche al chiuso.

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