Coda d’asino
Titolo della mostra organizzata a Mosca nel 1912 da Goncõarova e Larionov dopo essersi dissociati nel 1911 dal gruppo Fante di Quadri, che accusavano di sottostare troppo all’influenza straniera; essi sostenevano un’arte russa nazionalista e a quell’epoca dipingevano in uno stile *neoprimitivista basato in parte sulla pittura delle icone e sull’arte contadina. Il titolo della mostra si riferiva a un caso avvenuto nel 1910, quando tre immagini dipinte con un pennello realizzato con la coda di un asino furono esposti al Salon des Indépendants, privo di giuria, a Parigi (un’azione rischiosa progettata da un giornalista per ridicolizzare l’arte moderna: i quadri furono dati come opere di un fittizio Boronali, un anagramma di aliboron ‘asino’). Intorno alla mostra di Mosca scoppiò uno scandalo perché alcuni dei dipinti esposti erano di soggetto religioso e si pensava che fosse irriverente esporre opere religiose sotto un tale titolo (la polizia ordinò la rimozione di diversi dipinti). Goncõarova e Larionov proseguirono con la mostra Target nel 1913.
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