Dizionario Arte

collage

Termine che indica un tipo di pittura, e anche la tecnica usata, nella quale fotografie, ritagli di giornale e altri elementi adattabili sono incollati su una superficie piana, spesso in combinazione con zone dipinte (il termine deriva dal francese coller, incollare). Tecnica a lungo usata da bambini e amatori, divenne per la prima volta una tecnica artistica riconosciuta nei primi anni del XX secolo, quando la quantità di materiali adattabili si estese infinitamente col proliferare di immagini in riviste, pubblicità e altro materiale illustrato. I *cubisti furono i primi a usare il collage nella loro opera in modo professionale e sistematico. Picasso iniziò a usarlo nel 1912, uno dei primi esempi fu Natura morta con sedia impagliata (Musée Picasso, Parigi, 1912), nel quale l’impagliatura della sedia è costituita da un pezzo di tela cerata stampato. Braque seguì presto l’esempio con un’interpretazione assolutamente personale, il *papier collé, nel quale applicava strisce o frammenti cartacei su un dipinto o un disegno. Picasso estese il concetto di collage all’opera a tre dimensioni, costruendo sculture con materiali di scarto che influenzarono il costruttivismo di Tatlin e che stanno alla base della tradizione dell’ assemblage. In seguito il collage è stato usato in molti movimenti artistici di rilievo, come dada, surrealismo, e pop art. Per alcuni artisti -tra cui Schwitters -è stato il mezzo di ricerca fondamentale e altri ne hanno creato varianti personali. Per esempio Max Ernst, con i suoi collage, e Matisse con i suoi tardi gouaches découpées. Vedi anche montaggio e fotomontaggio.

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