Dizionario Arte

Collins, Cecil

Pittore inglese di soggetti visionari. Ebbe una visione mistica e fu influenzato dagli scritti profetici di William Blake e dall’artista americano Mark Tobey, che lo introdusse alla religione bha’i e alle culture dell’estremo oriente. Nel 1947 Collins pubblicò il suo libro The Vision of the Fool nel quale spiegava la sua filosofia, la sua arte e la sua vita. Condusse un feroce attacco al “grande tradimento spirituale” del mondo moderno, “il tradimento dell’amore e del valore della vita a favore della dominazione di uno stile di vita votato alla scienza in ogni campo dell’esistenza umana”. Per lui l’artista, insieme al poeta e al santo, è “veicolo della continuazione di quella vita, e guardiano, e i suoi strumenti sono il mito e l’immagine archetipica”. La sua ‘immagine archetipica’ era lo Sciocco, che rappresentava la purezza e la spontaneità in contrasto al consumismo e al materialismo moderni. Nel 1940 iniziò una lunga serie di dipinti e disegni, originariamente intitolata The Holy Fool (Il santo folle) ma più tardi fu rinominata The vision of the Fool come il libro; The Sleeping Fool (1943, Tate, Londra) ne fa parte. Alcuni scritti recenti su Collins si avvicinano all’agiografia, ma esistono numerosi detrattori che considerano esagerata la sua fama. Nascita: Plymouth 1908; Morte: Londra 1989

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