Dizionario Arte

Colombo, Gianni

Artista italiano. Formatosi all’Accademia di Brera con Achille Funi, nel 1959 realizzò le prime superfici caratterizzate da movimenti dovuti a una animazione elettromeccanica. Nello stesso anno fu uno dei fondatori, insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, e Gabriele De Vecchi del Gruppo T, esordendo con gli altri esponenti di quella che viene definita "arte cinetica e programmata" alla Galleria Pater di Milano nel 1960. In tutta la sua ricerca sono fondamentali la riflessione sui principi della visione, il coinvolgimento dello spazio circostante e dello spettatore e il concetto di imprevedibilità incluso nel movimento che spesso caratterizza le sue opere (Strutturazione fluida, 1960, Archivio Gianni Colombo, Milano).

Nel 1964 all’esposizione ‘Nouvelles tendances’ di Parigi propose il suo primo ambiente abitabile (Strutturazione cine-visuale abitabile) e nel 1965 partecipò alle importanti mostre ‘Nul 65’ a Amsterdam e ‘Nova Tendencija 3’ a Zagabria, dove realizzò Tre zone contigue, ambiente che coinvolgeva lo spettatore. Nel 1968 vinse il Primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia con l’opera Spazio elastico. Dalla metà degli anni Settanta si dedicò soprattutto a opere di dimensione ambientale come Bariestesia (1975, Archivio Gianni Colombo, Milano) o la serie delle Architetture cacogoniometriche, basate sull’accostamento di colonne o elementi architettonici apparentemente instabili.

Nascita: Milano 1937; Morte: Milano 1993

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