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Concessioni balneari: il piano del governo per investimenti trasparenti e stop al rincaro delle tariffe

Il governo discute delle concessioni balneari: ecco gli obiettivi

Nel Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio dovrebbe passare sul tavolo l’obiettivo posto sulle concessioni balneari in Italia. Spingere sugli investimenti e abbassare il costo per lettini e ombrelloni. Niente proroghe illimitate. Dal 2023, infatti, le spiagge saranno aggiudicate tramite gara. Con alcuni criteri di salvaguardia per i piccoli concessionari.

Ecco il contenuto della proposta sulle concessioni.

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Concessioni balneari: ciò di cui il governo discute

Il testo dell’accordo raggiunto dietro le quinte, e destinato a diventare un emendamento al ddl delega sulla Concorrenza, si basa sul concetto di “difesa degli interessi legittimi“, molto caro a Matteo Salvini. Anche Mario Draghi è convinto che le concessioni debbano essere riassegnate tramite gare. Linea obbligatoria a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che impone all’Italia di aprire il settore alle regole della concorrenza.

La sfida del governo sarà individuare l’equilibrio tra gli interessi dei 30mila imprenditori balneari e la competitività delle gare.

Emergono le prime novità dalle fonti di governo. Nel testo verrà inserito un vincolo preciso per chi prenderà parte alle gare. Infatti, sarà necessario dichiarare gli investimenti programmati e spiegare come si intende migliorare i propri beni e quali tariffe verranno applicate a questi. Un meccanismo che dovrebbe frenare la corsa ai rincari.

In parallelo, il governo terrà in considerazione investimenti e mutui, cercando di evitare che l’apertura del mercato porti a una eccessiva concentrazione di aziende in mani straniere. Gli investimenti serviranno a garantire un aumento della qualità dei servizi per competere con Paesi quali Grecia e Spagna.

L’appoggio di Salvini alle concessioni balneari

A Palazzo Chigi ci si chiede: “Ma Salvini ci sta?”. Ieri è arrivata la svolta che ha fatto tirare un respiro di sollievo al premier Draghi. La buona notizia, infatti, è che la Lega ha deciso di non sostenere la mozione presentata da Giorgia Meloni per escludere i balneari e gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein. E di prorogare ancora altri 15 anni le concessioni.

 

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Editor: Susanna Bosio

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