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Conte e Di Maio nella lotta per il partito: i pacieri del Movimento tentano la mediazione

I rispettivi piani di Conte e Di Maio per il controllo del partito

È caos completo all’interno del Movimento 5 Stelle: Conte e Di Maio continuano la loro lotta per la leadership del partito. Da un lato, l’ex premier sembra voler procedere nel suo piano di far sì che il ministro degli Esteri “renda conto agli iscritti” delle sue condotte al Quirinale. E l’idea è di fare una votazione tra gli iscritti per ottenere la fiducia.

Dall’altra parte, c’è Luigi Di Maio che pensa di sostituire il suo ‘avversario’ con Virginia Raggi.

Ma entrambi i piani sembrano destinati al fallimento.

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La lotta tra Conte e Di Maio: Grillo prova a intervenire

Tra gli ambasciatori del Movimento cresce l’idea di arrivare a una pace tra Conte e Di Maio. Ma per farlo serve l’aiuto di un garante, di un mediatore. E chi se non Beppe Grillo? Cupio Dissolvi è la locuzione latina con cui il fondatore del partito ha intitolato un post del blog attraverso il quale ha sferzato i due contendenti. Una versione comunque meno dura rispetto a quella a lui richiesta. Ma Grillo non vuole perdere Di Maio e non vuole mettersi contro l’assemblea di iscritti che ha scelto Conte come leader.

Beppe Grillo sembra voler evitare il big bang, che in fondo non converrebbe a nessuno nel partito. Insieme ai capigruppo Mariolina Castellone e Davide Crippa, si è creato un fronte di pacieri dell’area grigia di deputati e senatori né dimaniani né contiani, che insistono per evitare la dissoluzione.

«Se Conte e Di Maio si dividessero sarebbe la fine del Movimento». Ha così sentenziato un parlamentare. Serve dunque trovare una via d’uscita onorevole per entrambi i rivali.

Conte e Di Maio: la possibile resa dei conti

Ma come sono percepiti i rispettivi ‘piani di distruzione‘ dei due contendenti all’interno del partito?

Da un lato, l’idea di una gogna pubblica a Di Maio viene vista come una mossa distruttiva. Così come le parole di Alessandro Di Battista. L’ex deputato, infatti, appoggia Giuseppe Conte e pone già le condizioni di un ritorno al suo fianco. Ma, allo stesso tempo, chiede di abbandonare la fiducia a Draghi e di distaccarsi dal PD di Enrico Letta.

Ma nemmeno l’asse Di Maio-Raggi sembra avere i consensi. «Scusate – ha chiesto un senatore – ma tutta questa fatica per cambiare e poi dovremmo farci guidare da una No Vax?». Il cambiamento, infatti, è ciò che nel partito preme più realizzare.

E, infatti, la missione dei pontieri a questo punto sarà quella di realizzare una ‘resa dei conti’ tra i due, portando a un esito predefinito. Da un lato, concedere a Conte l’occasione di confermare la sua leadership del Movimento. E dall’altro, concedere a Di Maio dei cambiamenti nella squadra. Un risultato alla pari, insomma, dove entrambi alla fine potrebbero arrivare a stringersi alla mano.

Questo è l’obiettivo. Ma sarà davvero realizzabile?

 

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Editor: Susanna Bosio

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