Copley, John Singleton
Dizionario Arte

Copley, John Singleton

John Singleton Copley

Copley, John Singleton. Il più grande pittore americano del XVIII secolo. Era il figliastro dell’incisore Peter Pelham (1695-1751), grazie alla cui collezione di stampe si formò una considerevole conoscenza dell’arte europea. Come pittore fu praticamente autodidatta.

Ancora adolescente aprì la sua attività a Boston. Verso i vent’anni dipingeva ritratti che, col loro senso vitale e l’espressione della personalità, superavano di gran lunga i precedenti prodotti dei ritrattisti coloniali (Colonel Epes Sargent, 1760, National Gallery). Ebbe poca concorrenza e divenne presto famoso. Ciò perché tutti i migliori ritrattisti coloniali della precedente generazione –Feke, Greenwood e Smibert -sparirono dalla scena intorno al 1750. Tuttavia, Copley era diffidente e dubbioso di natura e si considerava una figura provinciale, tagliato fuori dal mondo ufficiale dell’arte.

Desiderava sapere come sarebbe stato il confronto con i suoi contemporanei europei, ma per molti anni esitò a lasciare la sicurezza di Boston, dove guadagnava, come lui stesso disse, come se fosse stato Raffaello o Correggio, soprattutto dopo che il ritratto del fratellastro Henry Pelham (The Boy with a Squirrel, 1765, Museum of Fine Arts, Boston) era stato molto acclamato da Reynolds e West quando era stato messo in mostra nel 1766. Lasciò finalmente l’America nel 1774, quando alcune attività rivoluzionarie iniziarono a minacciare la sua attività. Si stabilì a Londra nel 1775 dopo un viaggio di studio in Italia.

 Lo stile di Copley in Inghilterra

In Inghilterra lo stile di Copley cambiò marcatamente, sacrificando lo stile diretto e vigoroso delle opere coloniali per un metodo più ornato e alla moda. Continuò a dipingere opere di spessore e fu di esempio per tutti i contemporanei, ma rimane opinione comune che le opere americane fossero molto più originali e convincenti. Quasi a compensare questo declino come ritrattista, fu capace di dedicarsi alla pittura storica, nella quale aveva a lungo desiderato di ottenere successo, ma per la quale in America il mercato era praticamente inesistente.

La prima opera importante in questo campo fu Brook Watson and the Shark (1778, National Gallery, Washington; una copia che realizzò per se stesso si trova presso il Museum of Fine Arts, Boston, e diverse varianti più piccole, 1782, al Detroit Institute of Arts). Seguì le innovazioni apportate dal suo conterraneo West nell’uso di abiti moderni e lo superò nel dipingere un soggetto rendendone non solo l’importanza storica o morale ma anche il valore emotivo. I pittori romantici francesi, tra l’altro, fecero propria quest’idea rivoluzionaria solo a partire dalla generazione successiva.

Gli altri dipinti storici di Copley

Gli altri dipinti storici hanno soggetti più tradizionali, soprattutto patriottici e militari, come la Death of Major Peirson (1783, Tate, Londra). In queste opere Copley rivelò un talento straordinario nel dipingere azioni eroiche di gruppo, soggetto che nessun contemporaneo inglese riusciva a trattare, e che gli garantì un enorme successo. Queste opere tuttavia gli procurarono anche la collera della Royal Academy (della quale Copley diventò membro nel 1779), poiché furono esposte privatamente, in competizione con le mostre dell’accademia stessa.

Il successo inglese di Copley tuttavia fu piuttosto breve e dal 1780 circa iniziò a declinare, cominciando con la fredda accoglienza ricevuta dal ritratto delle tre figlie di Giorgio III (1785, Collezione reale), che fu considerato pedante (John Hoppner, un rivale geloso, scrisse una recensione maliziosa quando l’opera fu presentata all’accademia). Negli ultimi anni Copley subì un triste declino. Morse lo visitò nel 1811 e scrisse: “Ha ormai perso il senno quasi completamente; gli ultimi dipinti sono miserabili; è davvero drammatico che un uomo debba sopravvivere alle sue facoltà”. Morì lasciando debiti al figlio, che ebbe il titolo di barone di Lyndhurst e fu tre volte capo del governo.

Nascita: Boston 1738;
Morte: Londra 1815

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!