Corea del Nord missile
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Corea del Nord, lanciato un missile balistico verso il Giappone

La Corea del Nord ha lanciato un missile intercontinentale verso la zona economica esclusiva del Giappone

Il ministro della difesa giapponese ha riferito che la Corea del Nord ha lanciato quello che potrebbe essere un missile balistico intercontinentale, come riporta NHK.

Il missile è caduto nel mare a nord dell’isola di Hokkaido all’interno della zona economica esclusiva di Tokyo. È l’undicesimo test missilistico da inizio anno e il primo dal 2017 per quanto riguarda un missile a lungo raggio.

Il ministero della difesa sud coreano ha confermato la notizia affermando che il missile è stato lanciato con una “traiettoria rialzata“. Questa tecnica è usata in balistica per far viaggiare il missile ad un’altezza maggiore e aumentare la propria energia d’impatto. Secondo le autorità giapponesi il missile avrebbe viaggiato ad un’altezza massima di 6000 chilometri per 1100 chilometri di distanza per 71 minuti prima di cadere nelle acque del Giappone a circa 170 chilometri dalla costa. È caduto alle 15:44 ora locale.

Il segretario capo del Gabinetto del Giappone Hirokazu Matsuno ha affermato che: “è inaccettabile che, mentre il mondo sta rispondendo all’aggressione della Russia in Ucraina, la Corea del Nord con questo lancio stia unilateralmente aumentando le provocazioni verso la comunità internazionale”.

Il missile lanciato dalla Corea del Nord

Secondo Washington e Seul si tratterebbe di un missile balistico intercontinentale Hwasong-17, il più grande di questo tipo a loro disposizione. Svelato nel 2020, non era mai stato testato prima d’ora. Non è ancora chiara l’effettiva portata del missile, ma certamente pone un serio problema per la zona e per gli USA.

Provocazione

Pyongyang continua con i test missilistici e continua con lo sviluppo delle armi nucleari. Secondo Vipin Narang, esperto sulla proliferazione nucleare, la Corea del Nord è il principale avversario americano dalla guerra fredda per quanto riguarda i missili a lungo raggio e le bombe all’idrogeno, come si legge sul New York Times. Gli atti provocatori nord coreani continuano nonostante i veti, le moratorie e le preoccupazioni della comunità internazionale, Cina inclusa. Dopo i test del 2017 Stati Uniti, Cina e Russia hanno deciso di impedire a tutti gli stati membri dell’ONU di importare carbone e ferro dalla Corea del Nord. Contemporaneamente, la Nord Corea non può importare più di quattro milioni di barili di greggio all’anno e mezzo milione di petrolio raffinato.

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