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Attualità

Coronavirus: 6 casi tra Codogno e Castiglione

Arriva il Coronavirus in Italia: sei casi certi a Codogno, nel lodigiano

Era inevitabile il momento in cui il Coronavirus sarebbe arrivato anche in Italia. Le fonti mediche più autorevoli l’avevano previsto: il Professor Burioni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Professor Ricciardi. Precisamente, la zona calda è il triangolo tra Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda, nel lodigiano.

Cinque casi su sei sono in gravi condizioni

Al momento ci sono sei casi in lombardia, come dichiarato dall’assessore della Sanità lombarda Giulio Gallera. Il più grave a Codogno, dove è in ricovero un 38enne nato a Castiglione d’Adda, in isolamento da mercoledì. Oltre a costui, sono stati contagiati dal virus anche la moglie incinta e un suo amico, nonché altre tre persone. Cinque di queste sei persone si trovano in condizioni gravi.

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L’ospedale di Codogno

La mappa degli spostamenti del 38enne con il Coronavirus

Il 38enne, residente a Codogno, lavora nella multinazionale Unilever con sede a Casalpusterlengo. Egli è una persona molto sportiva, infatti ha partecipato ad una gara podistica i primi di febbraio. Inoltre, l’uomo è iscritto ad un’associazione calcistica e sempre a febbraio ha preso parte ad una partita di calcio: non a caso il suo amico, anch’egli col Coronavirus, è anche un suo compagno di squadra. Putroppo, la rete di persone con le quali potrebbe essere entrato in contatto il 38enne di Codogno è naturalmente molto ampia.

Cosa succederà adesso

Com’è ovvio, si sta cercando in tutti i modi di ricostruire la rete di relazioni del paziente di Codogno. In via precauzionale si stanno effettuando controlli su ben 250 persone, tra cui ovviamente tutti i dipendenti della Unilever.

Il premier Giuseppe Conte invita i cittadini a non lasciarsi prendere dal panico e a mantenere la calma, necessaria in situazioni delicate come questa.

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Giuseppe Conte

Giulio Gallera, invece, invita caldamente gli abitanti di Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo a non uscire di casa, o perlomeno a limitare il più possibile i contatti sociali. Si sta anche valutando l’ipotesi di chiudere temporaneamente le scuole. In ogni caso, i locali pubblici del triangolo nel lodigiano sono al momento chiusi.

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