Cosa cambia nel bonus da 200 euro: in arrivo anche il bonus trasporti
Reddito di cittadinanza, stagionali e colf: cosa cambia nel bonus da 200 euro. In arrivo un bonus da 60 euro per i trasporti pubblici
Il bonus da 200 euro, che il Governo darà ai lavoratori e ai pensionati italiani a luglio, ha subito delle modifiche.
Il Consiglio dei Ministri nel decreto Aiuti ha, infatti, introdotto alcuni cambiamenti. La nuova bozza dell’iniziativa, che riguarda 28 milioni di italiani, prevede che l’ampliamento in busta paga arriverà non solo ai lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35 mila euro, ma anche a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi, ai Colf e a tutti i collaboratori domestici.
Bonus 200 euro: come arriva?
Per i dipendenti e i pensionati per ricevere il bonus non servirà alcuna domanda. Il bonus di 200 euro arriverà in automatico con lo stipendio o la pensione.
Invece, per i lavoratori autonomi e professionisti le modalità di erogazione saranno definite in un secondo momento con un decreto ministeriale che arriverà a trenta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Aiuti.
Il bonus da 60 euro per i trasporti pubblici
Arriva anche un bonus da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, utilizzabile fino a dicembre.
Il buono è stato pensato per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie
Nella seconda versione del Decreto Aiuti è stato previsto un fondo da 100 milioni di euro presso il Ministero del lavoro che erogherà.
È previsto sia per i lavoratori sia per gli studenti che percepiscono un reddito non superiore ai 35 mila euro.
Il bonus dovrà essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento, non oltre i 60 euro, la cui spesa sarà coperta al 100%, avrà il nome del titolare, e, inoltre, non potrà essere ceduto ad altri. La modalità di erogazione sarà informatica, mentre quelle di richiesta verranno definite con un altro decreto ministeriale. L’obiettivo è «mitigare l’impatto del caro-energia» incentivando l’utilizzo dei trasporti pubblici e ridurre quello dei privati.
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