Dizionario Arte

COSTRUTTIVISMO. MOVIMENTO DI ARTE ASTRATTA.

Movimento o ideologia nel quadro dell’arte astratta che ebbe origine in Russia intorno al 1914

Costruttivismo. Movimento o ideologia nel quadro dell’arte astratta che ebbe origine in Russia intorno al 1914 e fu dominante fino a qualche anno dopo la rivoluzione del 191.

Nell’Europa occidentale fiorì intorno agli anni Venti ed ebbe importante influenza su una gran numero di artisti.

Il costruttivismo è tipicamente caratterizzato dall’uso di materiali industriali -come vetro, plastica, e parti metalliche di scarto -organizzate in libere relazioni formali.

Il significato del termine varia a seconda del contesto, motivo per cui molti critici preferiscono distinguere tra costruttivismo sovietico e costruttivismo europeo (o internazionale), ovvero tra il movimento originario e il più diffuso seguito.

Anche nell’ambito della rivoluzione russa

Anche nell’ambito della rivoluzione russa, tuttavia, il significato della parola non è univoco.
Il padre del costruttivismo fu Vladimir Tatlin, che visitò Parigi nel 1914 e al suo ritorno in Russia cominciò a eseguire le Costruzioni a rilievo usando materiali quali fogli metallici, legno e cavi.

Subì certamente l’influenza di Picasso, che usava assemblare ingegnosamente i più strani materiali, e forse anche dal manifesto della scultura futurista (1913), nel quale Aleksandr Rodcõenko caldeggiava l’abbandono delle tecniche tradizionali di modellazione e intaglio a favore di una scultura costruita da nuovi e vari materiali -idea fondamentale alla base del costruttivismo.

Tatlin

Dai rilievi Tatlin passò a più piccole sculture aperte (a volte appese), e diversi altri artisti, tra cui Aleksandr Rodcõenko, crearono opere simili negli anni immediatamente successivi alla rivoluzione del 1917. La rivoluzione creò un clima di entusiasmo e fermento per la costruzione di una società migliore, con l’avvento della meccanica come forza liberatrice, e in questo clima l’idea di Tatlin di riusare materiali industriali sembrò naturale.

Inizialmente il costruttivismo sovietico era una cosa sola con i valori politici e lo zelo rivoluzionario per l’arte socialmente utile e portò molti artisti sovietici a pensare che la ‘bella’ arte tradizionale fosse morta.

In questo modo un termine inizialmente applicato ai soli lavori di Tatlin si estese all’intero campo delle arti visive e applicate, e già intorno al 1925 la parola costruttivismo era applicabile all’arredamento, al tessile, alle porcellane e fino alle scenografie teatrali (Robert Auty e Dimitri Obolensky, An Introduction to Russian Art and Architecture, 1980).

In quel periodo molti artisti

Molti artisti, in quel periodo, che non erano pronti a lasciare le tecniche tradizionali per il disegno industriale lasciarono la Russia. Tra questi furono i fratelli Naum Gabo e Antoine Pevsner, che abbandonarono la Russia rispettivamente nel 1922 e 1923. Nonostante volessero riflettere la tecnologia moderna nelle loro opere, rifiutavano l’idea che l’arte dovesse servire a scopi puramente sociali; pensavano infatti che l’arte potesse migliorare la società attraverso una crescita spirituale e concepivano una scultura astratta pura caratterizzata dall’uso di materiali industriali come plastica e vetro.

È grazie alla loro opera che si parla di costruttivismo internazionale ed entrambi furono molto importanti nella diffusione di questi ideali. In Inghilterra Gabo fu coeditore di *Circle (1937), nel quale pubblicò il saggio The Constructive Idea; il sottotitolo di Circle era International Survey of Constructive Art, un’indicazione della tendenza costruttivista internazionale a quei tempi riconosciuta.

A quel numero della rivista collaborò anche Moholy-Nagy, figura particolarmente influente nel diffondere il costruttivismo tramite le sue lezioni al Bauhaus e altrove (nel frattempo, il costruttivismo sovietico si era esaurito, ucciso, come tutte le altre forme di espressione, dal realismo socialista).

Il concetto costruttivista di Gabo

Il concetto costruttivista di Gabo, come espresso in Circle, era piuttosto vago, identificato con il genio creativo umano nell’arte, nella scienza e in ogni campo, e dalla seconda guerra mondiale il termine fu applicato a una larga gamma di opere; a volte fu usato come sinonimo approssimativo di astrazione geometrica.

In Inghilterra, tuttavia, il termine è usato per definire uno specifico tipo di opera -rilievi e costruzioni in equilibrio in metallo o perspex -che divenne popolare tra gli anni Cinquanta e Sessanta tra un gruppo di artisti astratti come Kenneth e Mary Martin e Victor Pasmore.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!