Dizionario Arte

Craig, Gordon

Scenografo teatrale e grafico inglese, figlio illegittimo dell’attrice Ellen Terry e dell’architetto e critico teatrale E.W. Godwin (Craig era un nome d’arte che aveva usato nella sua giovanile carriera di attore, poi diventato nome ufficiale). Alto e prestante, aveva il teatro nel sangue e divenne uomo di successo e potere, ma nel 1897 lasciò la recitazione per concentrarsi sul disegno e sulla regia. Il suo approccio era fortemente anticonvenzionale, con una forte aspirazione alla semplicità e all’unità piuttosto che alle elaborazioni vittoriane. Dal 1907 visse in Italia, poi dal 1931 in Francia. Nel 1913 fondò una scuola di teatro a Firenze presso la quale fece esperimenti con luci in movimento e scenari che lo portarono a essere considerato uno dei pionieri dell’arte cinetica e della light art. Dopo la chiusura della scuola nel 1915 a causa della prima guerra mondiale si concentrò sulla scrittura, in particolare per il suo trimestrale Mask (1908-29). Sviluppò anche un certo talento come incisore (imparò la tecnica della xilografia dai suoi amici William Nicholson e James Pryde). In questo campo è conosciuto per le coraggiose illustrazioni dell’edizione dell’Amleto (1927) di Cranach Press (vedi editoria d’arte). Al momento della sua morte, all’età di novantaquattro anni, aveva visto tutte le sue vecchie idee rivoluzionare diventare pratiche regolari nel teatro.
Craig ebbe molti figli, legittimi e illegittimi; uno di questi, Edward Anthony Craig (1905-1998), fu pittore, illustratore e scenografo per il cinema e il teatro; a volte lavorò con il nome di Edward Carrick. Suo figlio John Craig (1931) e sua figlia Helen Craig (1934) continuarono la tradizione familiare come illustratori. Nascita: Stevenage 1872; Morte: Vence 1966

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