Dizionario Arte

Creti, Donato

Pittore italiano. Tra i massimi esponenti della cultura figurativa del Settecento, è ritenuto erede della tradizione bolognese di Agostino, Annibale e Ludovico Carracci e di Guido Reni. Protetto dal conte Alessandro Fava, frequenta la bottega di Lorenzo Pasinelli, dove inizia precocemente la sua attività artistica, come documentano alcuni disegni (1685 e 1688) oggi nel Gabinetto degli Uffizi di Firenze. Oltre ai soggetti religiosi, di cui si possono ricordare le giovanili tavolette con Tre Storie di Gesù o San Francesco Saverio che guida i naviganti (1710-1711), tratta temi storici, mitologici e scientifici come le Storie d’Achille, Il ballo delle Ninfe (1725) e le Osservazioni astronomiche (1711) delle Gallerie Vaticane. Opera prevalentemente a Bologna, città nella quale si conservano la maggior parte delle opere, ma i suoi dipinti arrivano anche a Roma, Palermo, Lucca, Bergamo; inoltre, come rappresentante della colta tradizione classicista, è coinvolto dall’impresario scozzese Owen McSwiny nella realizzazione di quadri con tombe allegoriche dei grandi personaggi europei, come La tomba di Boyle, Locke e Sydenham (1729). Nascita: Cremona 1671; Morte: Bologna 1749

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