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Crisi di governo, le reazioni internazionali alle dimissioni di Draghi

La notizia delle dimissioni del premier Mario Draghi prima e poi dello stop del presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno fatto il giro del mondo: ecco le reazioni internazionali.

Le reazioni internazionali

La notizia ha fatto scalpore e colto di sorpresa tutti in particolare in Europa e negli USA, ma non mancano le reazioni da tutto il mondo: dal New York Times alla BBC, da Le Monde a DW, dal Guardian alle agenzie di stampa russe e cinesi. Ecco cosa dicono.

USA

Il New York Times parla di nuovo caos dopo che i 5 Stelle si son0 rivoltati contro il governo: “Il periodo d’oro di stabilità dell’Italia è apparso improvvisamente sul precipizio del caos giovedì dopo che il primo ministro Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni in risposta a una rivolta dei populisti anti-establishment all’interno dell’ampio governo di unità nazionale”.

L’altro grande giornale americano, Washington Post, parla di conclusione di un periodo di in cui la politica italiana era più unita che mai. “Negli ultimi 17 mesi il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato una rara forza unificatrice della politica italiana. Ma quel periodo si è concluso, con Draghi che ha detto che si sarebbe dimesso dopo una frattura nel suo governo di unità”.

Il Wall Street Journal si sbilancia sulle motivazioni della crisi; “la coalizione e’ crollata a causa delle divergenze su come rispondere alle ricadute della guerra in Ucraina, lasciando la terza economia dell’eurozona in una crisi politica”. Inoltre, Mario Draghi “è stato una delle voci più forti tra i leader europei a favore delle sanzioni economiche contro Mosca e delle spedizioni di armi in Ucraina”.

Europa

Le Monde parla di vero e proprio boicottaggio da parte del partito di Conte: “il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha rassegnato le dimissioni dopo la decisione del Movimento 5 Stelle (M5S), membro della coalizione di governo, di boicottare un voto di fiducia”.

La tedesca DW dice che il premier è uno dei pochissimi garanti dell’Italia in Europa: “Draghi, con una grande reputazione di pragmatismo che non si vede spesso nella politica italiana, è stato in gran parte considerato un garante del fatto che l’Italia si sarebbe attenuta alle regole dell’UE e della BCE”. Fa riferimento al fatto che probabilmente solo grazie a Draghi l’Italia è riuscita a ottenere 200 miliardi per la ripresa economica dell’Europa.

El País parla di “rozze” richieste dei 5 Stelle che fanno implodere il governo. “Il raffinato ex presidente della BCE è inflessibile di fronte alla complessità parlamentare dell’Italia e non riesce a prevenire l’implosione del suo esecutivo di fronte alle rozze richieste del M5S”.

Russia e Cina

Secondo l’agenzia di stampa statale Tass dà la colpa della crisi al M5S: “Il motivo delle dimissioni è che il Movimento Cinque Stelle, uno dei partiti della sua coalizione di governo, ha rifiutato di partecipare al voto di fiducia al governo”.

L’agenzia di stampa statale cinese Xinhua il 5 stelle alla fine hanno palesato una divisione latente all’interno del governo: “Le divisioni all’interno della coalizione di governo sono state ulteriormente smascherate poiché  Movimento Cinque Stelle ha rifiutato di sostenere un pacchetto di salvataggio da 26 miliardi di euro voluto da Draghi per aiutare le persone a far fronte all’aumento del costo dell’energia e della vita”.

 

Photo cover: DW

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Editor: Lorenzo Bossola

 

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