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Il Senato approva la fiducia sul Dl Aiuti con 172 sì. Nessuno dei 5 stelle ha partecipato al voto

Il Movimento 5 stelle apre una crisi politica. Renzi interviene in Aula: «Draghi deve continuare a fare il Presidente del Consiglio»

Governo Draghi verso la crisi, ecco le ultime notizie sul decreto Aiuti. Il Senato ha approvato la fiducia al dl Aiuti con 172 sì, 39 no. Nessun senatore del Movimento 5 stelle ha partecipato al voto. Immediatamente dopo il premier Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi diretto al Quirinale. Il Consiglio dei Ministri convocato per le 15.30 è stato annullato.

Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento e grillino contrario alla decisione presa dal Movimento 5 stelle, ha proposto in mattinata di ricorrere subito al voto finale sul dl Aiuti, tralasciando quindi il voto di fiducia.

Ma la proposta del pentastellato non ha convinto Palazzo Chigi.

Intanto, il Movimento 5 stelle non cambia idea. È pronto a non partecipare alla votazione e a uscire dall’Aula. «Il non voto di oggi è coerente con quanto espresso dai nostri ministri e dai nostri colleghi alla Camera non partecipiamo a voto perché non condividiamo nel merito e nel metodo», conferma la capogruppo M5s Mariolina Castellone.

L’appello di Matteo Renzi a Mario Draghi: «Il governo deve andare avanti»

Il leader di Italia Viva è intervenuto oggi in Aula in occasione del voto sul decreto Aiuti: «La situazione che si è creata pone l’esigenza di lanciare da questa Aula un appello alla responsabilità e un appello a un destinatario, il presidente Mario Draghi. Il governo deve andare avanti, bisogna chiudere il Pnrr e la legge di bilancio, poi l’anno prossimo andremo a votare. Pensare di usare gli schiamazzi per bloccare un’attività fondamentale per il Paese sarebbe inaccettabile», ha aggiunto Matteo Renzi. Draghi deve continuare a fare il presidente del Consiglio perché serve all’Italia».

Poi aggiunge: «Il dibattito di queste ore non è stata una cosa seria. Al M5S dico che se uno apre una crisi in un momento di difficoltà ha pieno diritto di farlo. Non sarei credibile se dicessi il contrario. Se il M5S ha scelto di non votare la fiducia questo è legittimo e non è accettabile il disegno moralista di chi dice il contrario. Ma se si decide di non votare la fiducia allora si firma la lettera di dimissioni dei ministri e dei sottosegretari. Perché è ridicolo Il ministro dell’Agricoltura dov’è? Che fa? Vota la fiducia? Perché c’è un limite di dignità e decenza che avete sorpassato in queste ore».

«Io sono estimatore del presidente Draghi sono orgoglioso di averlo come premier, ma nulla giustifica la fermata del governo in questa situazione», sottolinea il leader di Italia Viva durante il suo intervento in Aula.

Decreto Aiuti, Berlusconi: «Si può andare avanti senza M5S»

Governo Draghi verso la crisi, ecco le ultime notizie dall’Aula del Senato. «I numeri dicono che il governo potrebbe proseguire il suo lavoro fino a fine legislatura anche senza il M5s», ha sottolineato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. «FI, in continuità con l’atteggiamento di responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, attende con rispetto le determinazioni del presidente Draghi e le indicazioni che darà il capo dello Stato. È chiaro e innegabile che eventuali elezioni anticipate in un momento così delicato per l’Italia saranno da attribuire unicamente all’atteggiamento irresponsabile dei 5S. Se dovesse accadere, andare alle urne non ci preoccupa: anzi siamo certi che il risultato elettorale premierebbe il centrodestra».

«Il Movimento Cinque stelle ha deciso di voltare le spalle agli italiani», aggiunge Berlusconi.

 

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Editor: Vittoria Ferrari

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