CUCINA STELLATA LOW COST: I BISTROT DEI GRANDI CHEF Gucci Osteria di Massimo Bottura
Lifestyle,  Food

Cucina stellata low cost: i bistrot dei grandi chef

La cucina dei grandi chef è un’esperienza che in molti vorremmo provare almeno una volta nella vita, ma quanto ci costa?  Per nostra fortuna sono sempre di più i cuochi stellati che si lanciano in nuove avventure puntando a locali nei quali  la qualità delle preparazioni rimane invariata ma le proposte del menu hanno costi abbordabili. Quella che vi proponiamo oggi è una cucina stellata low cost.

Dunque cucina stellata low cost? Oggi si può. Stellato non è più necessariamente sinonimo di costoso  grazie a tanti chef “illuminati” che hanno optato per una politica pop (come Davide Oldani) o hanno aperto bistrot dove è possibile consumare un pasto eccellente a prezzi contenuti.

C’è chi decide di sperimentare cambiando città — da Perbellini a Bottura, passando per i fratelli Alajmo e Cannavacciuolo — o chi di puntare su luoghi di passaggio come Heinz Beck con il suo bistrot «Attimi» nell’aeroporto di Fiumicino a Roma o Niko Romito sulla strada statale che collega L’Aquila a Foggia.

Ecco alcuni locali dove assaggiare i piatti dell’alta cucina senza spendere un capitale.

CUCINA STELLATA LOW COST: I BISTROT DEI GRANDI CHEF Un angolo della Locanda Perbellini di Giancarlo Perbellini
Un angolo della Locanda Perbellini di Giancarlo Perbellini

Piano35 -Marco Sacco

Anche al Piano 35 a Torino ha riaperto al pubblico il 3 settembre a 150 metri d’altezza: all’ultimo piano del grattacielo di Intesa Sanpaolo progettato da Renzo Piano.

Lo chef Marco Sacco — due stelle Michelin al Piccolo Lago di Verbania — propone un menu piemontese, un menu Mediterraneo e quello chiamato «Piccolo Lago», con i piatti più noti del ristorante omonimo sul lago di Mergozzo.

Magnolia – Haruo Ichikawa

Lo chef giapponese Haruo Ichikawa, per lungo al ristorante stellato «Iyo» di Milano — al quale nel 2015 ha fatto conquistare la stella — ha da poco aperto «Magnolia», un asian gastrobar all’interno del Giardino della Gherardesca del Four Seasons Hotel Firenze. Il locale è pensato tanto per l’aperitivo con i cocktail fusion a cura del bartender Karem Pasqualetti, quanto per cene un’estiva cena in veranda. In carta, tempura, sushi, nimono, piatto signature di Ichikawa con bamboo, cardoncelli, patate taro, melanzane, taccole e konjac cotti in salsa di soia e mirin.

 Il bancone di Amor dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo
Il bancone di Amor dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo

Amor – fratelli Alajmo

I fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo — tre stelle nel padovano a «Le Calandre» e altre cinque nei loro dieci locali sparsi per il mondo — sono arrivati per la prima volta a Milano. Infatti lo hanno fatto con «Amor», un bistrot in Corso Como studiato dall’archistar Philippe Starck. Delizioso locale dove provare  una cucina stellata low cost.

Alt – Niko Romito

«Alt» è una sorta di bar/stazione di servizio per automobilisti gourmet, adagiato sulla statale 17, quella che collega Foggia a L’Aquila. Questa è l’ultima «creatura» di Niko Romito, chef tristellato del «Reale» di Castel di Sangro. Qui è possibile mangiare piatti come la bomba con maiale fondente. O la fetta di pane e cioccolato con assaggio di cognac alle pere. O i crostoni con le cime di rapa e la salsa di acciughe.Imperdibile  la focaccia con burrata e alici.

Carlo e Camilla in Duomo – Carlo Cracco

Lo spazio dell’ex-ristorante di Carlo Cracco rinasce  per ospitare  il terzo locale dello chef televisivo: «Carlo e Camilla in Duomo». Nel nome e nell’idea del format c’è la voglia di replicare l’esperimento di «Carlo e Camilla in Segheria»: uno spazio senza troppe pretese, rilassato.

 L'Exit di Mattia Perdomo in Piazza Erculea a Milano
L’Exit di Mattia Perdomo in Piazza Erculea a Milano

Locanda Perbellini – Giancarlo Perbellini

Questo è il bistrot milanese di Giancarlo Perbellini. Lo chef pluristellato, proprietario di «Casa Perbellini» a Verona e di altri locali in giro per il mondo, ha aperto la «Locanda Perbellini» in via Moscova. Qui, in un ambiente avvolgente, con interni in rame, ardesia e legno wenge, il resident chef Antonio Cacciapaglia propone un menu moderno con forti richiami alla tradizione.

 Mudec Bistrot – Enrico Bartolini

Un locale sempre aperto dove fermarsi per fare una pausa dalla visita al museo. Al Mudec, oltre al suo ristorante 3 stelle Michelin, Enrico Bartolini ha aperto anche un bistrot. Perfetto per un pranzo veloce ma anche per un aperitivo casual.

Exit Milano – Matias Perdomo

Una gastronomia urbana con cucina sempre aperta, da colazione a cena, incluso l’aperitivo, con tanto di dehors (tutto l’anno) che affaccia sulla piazza. Non sembra affatto  di stare a Milano quando si sta da Exit, il bistrot inaugurato lo scorso anno dallo chef uruguayano Matias Perdomo, già stellato al «Contraste». La versione un po’ più informale della sua fantasia.

CUCINA STELLATA La Cupola di Andrea Aprea all'interno del Park Hyatt di Milano
La Cupola di Andrea Aprea all’interno del Park Hyatt di Milano

La Cupola, Andrea Aprea

Una cupola in vetro alta nove metri fa da scenografia al lounge bar e bistrot del Park Hyatt Milan. Si tratta di un elegantissimo salotto in Galleria con un menu studiato dal bistellato Andrea Aprea, lo chef del «Vun», il ristorante dell’hotel. Si spazia dall’uovo di selva con patata, grano padano e tartufo nero alla costoletta alla milanese con scarola riccia, acciughe e pomodorini canditi.

CUCINA STELLATA LOW COST: I BISTROT DEI GRANDI CHEF I tavoli di Chic'n Quick di Claudio Sadler

I tavoli di Chic’n Quick di Claudio Sadler

Chic’n Quick – Claudio Sadler

Adesso tutti hanno tutti hanno un bistrot, ma lo chef Claudio Sadler è stato il primo a Milano (nel 2008) a inventarsi una versione «informale» del suo ristorante stellato. Si servono piatti della tradizione italiana preparati con ingredienti di stagione e tecniche d’alta cucina.

CUCINA STELLATA LOW COST: L' Alpinn di Norbert Niederkofler sulla vetta di Plan de Corones
L’ AlpiNN di Norbert Niederkofler sulla vetta di Plan de Corones

AlpiNN – Norbert Niederkofler

Una vecchia stazione della funivia sulle Dolomiti altoatesine diventata così il rifugio di uno chef tristellato. Questo è quello che è avvenuto a 2.275 metri di altitudine sulla vetta di Plan de Corones, dove Norbert Niederkofler, del tristellato «St. Hubertus» di San Cassiano (insieme al socio Paolo Ferretti) ha dato vita ad «AlpiNN Food Space & Restaurant», il suo personalissimo progetto gastronomico.Nel menù si trovano piatti che raccontano le eccellenze della montagna.

Gucci Osteria – Massimo Bottura

La «Gucci Osteria», all’interno del Gucci Garden, è il progetto nato dalla collaborazione di Massimo Bottura con il direttore creativo della maison fiorentina Alessandro Michele. L’ambiente raffinato si mescola a un menù che prende ispirazione dalla contaminazione di sapori e colori.

 

 

 

 

 

 

 

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