Da lunedì 3 gennaio altre quattro regioni in zona gialla: ecco come cambiano le regole
Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia: le nuove zone gialle da lunedì – Ecco le regole
Da lunedì 3 gennaio l’Italia si tinge prevalentemente di giallo. Con l’aumento dei contagi da Covid-19 e i ricoveri in crescita, sono altre quattro le regioni che abbandonano il colore bianco per passare alla zona gialla, ma le regole cambiano principalmente per i no-vax.
Si tratta di Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia. Si andranno ad aggiungere alle province autonome di Trento e Bolzano, a Marche, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Calabria. Saranno quindi in tutto 11 le regioni in zona gialla. Con il nuovo decreto, questo cambio di colore consente comunque a chi ha il Super Green Pass di svolgere tutte le attività.
Zona gialla, le regole: raddoppia l’incidenza
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità nel bollettino settimanale riportano un’incidenza a livello nazionale in continuo aumento. 783 casi per 100mila abitanti nella settimana tra il 24 e il 31 dicembre. La differenza è notevole rispetto alla settimana precedente, quando i casi erano 351 ogni 100mila abitanti.
È stabile, ma sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero, all’1,11%. Il tasso di occupazione nella terapia intensiva sale al 12,9%. Anche nelle aree mediche a livello nazionale si passa al 17,1%.
Cambiano le regole per le nuove Regioni in zona gialla
In Lombardia si sono registrati 37.270 nuovi casi in 24 ore, con un rapporto di circa 18,6% rispetto ai tamponi effettuati (oltre 200mila). 14 decessi, 25 ricoveri in terapia intensiva e 86 nei reparti ordinari. Il maggior numero di contagi si registra a Milano e nell’hinterland. Il governatore della Regione Attilio Fontana ha confermato che da lunedì la Lombardia passerà in zona gialla, in vista del monitoraggio settimanale dell’Iss e del superamento dei parametri da zona bianca.
L’Unità di Crisi del Piemonte ha comunicato che nelle ultime 24 ore si sono rilevati 7.450 nuovi casi, il 12,7% dei 58mila test eseguiti. La maggior parte dei contagi risultano asintomatici, circa il 74,3%. Il report ministeriale ha declassato anche la Regione Piemonte sulla base di indicatori in continuo peggioramento. L’indice Rt è passato all’1,35 e la percentuale di positività all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100mila abitanti. Negli ospedali, la terapia intensiva supera la soglia del 10% toccando il 16%, e i posti letto ordinari arrivano al 20,2%.
Nel Lazio si sono contati 12.345 nuovi casi positivi, su un totale di oltre 100mila tamponi tra molecolari e antigenici. Il rapporto tra positivi e test è al 10,8%. Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione, ha comunicato che solo a Roma si sono verificati oltre 6mila contagi. «Da lunedì andremo in zona gialla, attenzione al rispetto delle regole» ha sottolineato.
In Sicilia ci sono stati 5.764 contagi con 12 decessi. I casi attuali sono oltre 47mila. L’indice di positività sale al 10,2%, con ben 102 persone ricoverate in terapia intensiva. La provincia di Palermo è quella che conta il maggior numero di positivi (1.595); seguono quelle di Catania (1.241) e di Messina (607).
Zona gialla: come cambiano le regole
In zona gialla per i vaccinati non cambia sostanzialmente nulla. Infatti, con il decreto di Natale è stato introdotto l’obbligo di mascherina anche all’aperto a livello nazionale, indipendentemente dal colore della regione. Questa regola sarà in vigore fino al 31 gennaio. Vige l’obbligo di mascherina Ffp2 fino al 31 marzo all’interno di cinema e teatri e sui mezzi di trasporto.
In zona gialla è consentito ogni tipo di spostamento tra Comuni. Nei ristoranti e nei bar non c’è più la regola di stare allo stesso tavolo massimo 4 commensali. Ma è solo necessario esibire il Super Green Pass (da vaccinazione o guarigione), indispensabile ormai anche solo per la consumazione al bancone.
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Editor: Susanna Bosio
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