Da Tiepolo a Canaletto, a guardi. Il trionfo dei colori
I capolavori della grande stagione settecentesca dell’arte veneta, patrimonio del Museo Pushkin di Mosca, arrivano eccezionalmente in Italia per essere ammirati fino al 10 marzo 2019 nella mostra “Il Trionfo del Colore.
Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i Capolavori dal Museo Pushkin di Mosca.”
L’eccezionalità di questa mostra è data dalla possibilità di contemplare, tutti insieme, oltre sessanta capolavori come l’Immacolata Concezione e La Verità svelata dal Tempo di Giambattista Tiepolo. La Morte di Sofonisba e Olindo e Sofronia di Giovanni Battista Pittoni, ma anche le vedute di Canaletto e le fantasie architettoniche di Francesco Guardi. E ancora acqueforti e sculture in marmo e in terracotta. Una straordinaria avventura visiva, quindi, che consente di percepire pienamente una grande stagione. Stagione che ha visto la nostra arte – prima di tutto con Giambattista Tiepolo, ma anche Sebastiano Ricci, Pittoni e Canaletto – essere esempio assoluto per quella occidentale.
La mostra
L’iniziativa indaga i contrasti coloristici del Rococò. Dalla pittura del Tiepolo, passando per la pittura mitologica di Gianbattista Pittoni e la scena sacra di Giovanni Battista Piazzetta, fino alla pittura di paesaggio nelle opere del Canaletto, Bellotto e Guardi.
La mostra proviene da Mosca dove ha fatto registrare uno dei più grandi successi della storia del museo Pushkin. Giunta ora a Vicenza, coinvolge due sedi espositive della città. La versione italiana è curata da Giovanni Carlo Federico Villa, direttore onorario del Museo civico di Palazzo Chiericati, e Victoria Markova, capo dipartimento di cultura italiana del Museo Pushkin.
L’evento rappresenta virtualmente un itinerario fra Italia e Russia nella celebrazione dei grandi maestri del Settecento veneziano. Coinvolgendo il pubblico in un viaggio nell’arte del secolo illuminista.
Il percorso
La mostra prende avvio nelle prestigiose sale del piano terra di Palazzo Chiericati, Museo Civico.
Prosegue poi alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, museo di Intesa Sanpaolo a Vicenza. Ed è lì che troverete esposta la Madonna con santi di Giambattista Tiepolo proveniente da Mosca, in dialogo con i dipinti della collezione del Settecento veneto della Banca. Tra questi il celebre corpus di dipinti di Pietro Longhi.
Il percorso crea un racconto capace di mettere in scena lo sviluppo dell’arte veneta del Settecento e il suo impatto deflagrante sull’arte europea. Con artisti attivi in ogni angolo del vecchio Continente: apprezzati, imitati, seguiti, collezionati. Abili nel muoversi in ogni ambiente ed eseguire soggetti sacri e profani che saranno modello per le generazioni successive.
L’opinione di Mam-e
La mostra, con ben 64 opere esposte- 24 provenienti dal Pushkin -, offre una visione molto ampia di quella che fu l’arte del settecento veneto proponendo così ai visitatori un’ampia panoramica su un momento storico culturalmente e artisticamente molto florido. Da tener presente, inoltre, che la mostra non si esaurisce all’interno delle due sedi museali. Prosegue infatti nel centro storico e nelle ville della provincia, dove si possono ammirare alcuni tra i più noti capolavori di artisti del settecento veneto, primo fra tutti Giambattista Tiepolo. Vi consigliamo quindi di visitare il Palladio Museum e le tre ville a pochi minuti da Vicenza, che rappresentano i maggiori capolavori ad affresco del Settecento europeo. Villa Valmarana ai Nani, Villa Cordellina e Villa Zileri che, anche per le pitture che li adornano, sono “Patrimonio dell’Umanità”.
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.