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Dai primi ATP vinti alle Finals di Torino: il 2021 di Sinner

Jannik Sinner, un anno da ricordare (e non è ancora finita)

Dalle prime ATP vinte all’accesso insperato alle Finals a Torino: l’anno positivo di Sinner. Il 2021 si sta per concludere per lo sport italiano. In questo annus mirabilis anche il tennis si è distinto per la rivelazione di diversi talenti azzurri che hanno dato grande prova di sé. Quello su cui gli occhi sono puntati al momento è Jannik Sinner. Il tennista altoatesino pensava di aver concluso gli impegni dopo l’esclusione dalle ATP Finals  di Torino. Tuttavia, l’infortunio di Berrettini ha cambiato le carte. Tocca a lui ora cercare di portare avanti l’onore nazionale. ma come è arrivato fino a qua? Ripercorriamo l’anno del tennista, fatto di una crescita che lo ha portato ad un passo da entrare nella top 10 del ranking mondiale.

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Sinner durante l’ATP 250 di Sofia

il 2021 di Sinner: le vittorie in Australia e USA e il controverso no all’Olimpiade

L’anno di Sinner è cominciato piuttosto bene. Agli open di ATP 250 a Melbourne ha vinto il suo primo torneo di categoria ATP, vincendo contro il connazionale Travaglia. Due mesi dopo accede anche a un finale di Masters 1000, che però perde contro Hubert Hurkacz. I restanti ATP Masters si rivelano piuttosto deludenti. Jannik spesso esce al secondo turno, percependo una sensazione di inadeguatezza fisica. E’ forse questo il motivo che lo porta agli inizi di luglio a rinunciare alla partecipazione delle Olimpiadi di Tokyo2020. Una scelta che fa discurere. L’ex campione Panatta non si risparmia e in un’intervista dice:

Per me è inconcepibile che un giocatore di neanche 20 anni rinunci all’Olimpiade o alla coppa Davis: ci sono atleti che darebbero un braccio o una gamba per esserci. Forse i tempi sono cambiati

Poco male perché proprio alla fine dell’estate il tennista di San Candido alza l’asticella e partecipa a un ATP 500, precisamente al Citi Open di Washington. Il ritorno in campo è gratificante, poiché si aggiudica il torneo contro Mackenzie McDonald. Seguono le vittorie di altri due ATP (categoria 250 però) a Sofia e Anversa. Sinner vede dunque le ATP Finals vicine, poiché il suo ranking scala. Tuttavia, le sconfitte nell’open di Parigi-Bercy ancora contro Hurkacz gli impediscono l’accesso diretto alle fasi finali.

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Jannik Sinner con il suo primo ATP 250 vinto a Febbraio a Melbourne (Australia)

Il subentro alle ATP Finals di Torino con esordio vincente

Pur non qualificandosi direttamente in quanto 11° nel ranking al momento della sconfitta contro Hurkacz, Sinner diventa comunque una delle prime riserve per il torneo che da quest’anno fino al 2025 si gioca in Italia. Il tennista altoatesino si allena, ma non tanto bene come i partecipanti. Il momento però arriva, ma il giocatore da sostituire è l’amico e connazionale Matteo Berrettini. Il giocatore romano infatti riporta un infortunio nella gara contro Zverev, terminando anticipatamente il torneo. Le credenziali sono molto basse se non nulle. Per Sinner, abituato a programmare bene le cose secondo lo spirito germanico, è un imprevisto ma anche un’occasione per dimostrare il proprio talento anche di fronte a fuoriclasse come Djokovic. L’esordio contro Hurkacz ribalta ogni aspettativa. In un’ora e mezza circa, il tennista altoatesino piega l’amico polacco. Ora dovrà affrontare Medvedev, partendo molto più sfavorito di prima. Sbaglierà, certamente, ma sbagliando s’impara.

 

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