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Dai soldati della Transnistria al convoglio di 12 km verso Sud: la nuova fase della guerra in Ucraina

Nuova fase della guerra: reclutati soldati dalla Transnistria

È cominciata la nuova fase dell'”operazione speciale” di Putin nella zona a sud-est dell’Ucraina. Un convoglio di 12 km, infatti, si sta muovendo dall’est del Paese, quasi al confine con la Federazione Russa, in direzione di Kharkiv. In vista di quella che potrebbe essere una nuova grande offensiva nella regione del Donbass, Putin starebbe reclutando i militari della regione della Transnistria, a maggioranza russofona, che si è proclamata indipendente dalla Moldavia nel 1990.

Esercito russo in difficoltà: reclutati gli uomini della Transnistria

Dalle immagini satellitari è possibile vedere i veicoli del convoglio in marcia. Si notano mezzi corazzati e artiglieria. Al momento si trova a 80 km di distanza da Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Il canale informativo ucraino, Niveksti, riporta che le forze russe si starebbero spostano verso sud, passando attraverso il villaggio di Bolshoi Burluk. Ciò dimostrerebbe i nuovi piani di Mosca di concentrarsi sul Donbass.

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Tra gli esperti, c’è chi pensa ad un’offensiva nel giro di una o due settimane, tenendo a mente quella che è la presunta scadenza dell’operazione speciale, ovvero il 9 maggio. Ma c’è anche chi ritiene che al momento la Russia non sarebbe pronta per una spinta tanto massiccia.

Attualmente l’esercito russo sembra trovarsi in grandi difficoltà. Gli Ucraini ne hanno distrutto diversi carri armati, unità corazzate e veicoli. In più, ci sono state gravi perdite tra il personale sanitario, in aggiunta a problemi con le scorte e il rifornimento di medicinali.

Dunque, per far fronte anche alla scarsità di soldati caduti in battaglia, Putin sta richiamando in servizio i soldati congedati dal 2012 in poi. Da Londra arriva la notizia secondo cui l’esercito russo starebbe anche reclutando i congedati della Transnistria. Tuttavia, non basta spostare uomini da un fronte a un altro. Ciò che conta è la qualità delle truppe, ma secondo alcune fonti quelle russe evidenziano grandi difficoltà logistiche.

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La nuova fase della guerra con i soldati della Transnistria

Il pressing di Mosca sul Donbass è quindi appena cominciato. Nei prossimi giorni dovremo aspettarci un aumento sempre maggiore dell’intensità militare. Tuttavia, come riporta anche l’intelligence britannica, i tentativi russi di stabilire un corridoio tra Crimea e Donbass sono ostacolati dalla resistenza degli Ucraini.

Al momento le operazioni russe si concentrano sull’utilizzo di lanci di missili da crociera da parte delle forze navali. Inoltre, come riporta il governo ucraino, sono continuati gli attacchi lanciati sulla regione a Sud, nei pressi di Odessa.

Si prevede anche un aumento dell’attività aerea russa soprattutto nell’Est e nel Sud dell’Ucraina. Se, da un lato, continuano gli attacchi a sud, il contrattacco ucraino riesce a conquistare ulteriore territorio a Ovest, presso la città di Kherson.

Resta l’incognita del tempo su questa nuova fase della guerra di Putin. Secondo Serhiy Haidai, governatore della provincia di Lugansk, nel Donbass, l’attacco è una “questione di giorni”. “Si stanno riposizionando ai confini e continuano a bombardare – ha detto – ma non hanno morale: bombarderanno al suolo case, ospedali, scuole. Avete presente Bucha o Mariupol? Da noi sarà peggio“.

 

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Editor: Susanna Bosio

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